Festival-Comune, strappo? Porzani
attacca, Micolo va via e risponde
“Sono più fumantino del sindaco e in quel momento ero particolarmente irritato - spiega Micolo, contattato sul tema - perché a me è parso di assistere ad un comizio pre-elettorale. Al netto dei contenuti, non era quello il momento né l’occasione per lavare i panni sporchi in pubblico". GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Non è mancata una accesa nota polemica in chiusura dell’edizione 2023 del Casalmaggiore International Festival. Non tanto nel concerto di lunedì sera del Trio Kobalt, quanto nell’appuntamento di domenica sera sempre a Palazzo Melzi, il considdetto concerto di Gala finale con allievi e maestri.
Angelo Porzani, presidente del Casalmaggiore International Festival, a metà concerto ha tracciato il consueto bilancio, parlando dell’edizione del Festival 2023 come di una delle migliori di sempre a livello qualitativo. Porzani però ha evidenziato come il pubblico fosse in lieve calo rispetto alle ultime edizioni pre Covid, chiedendosi se Casalmaggiore apprezzi davvero il Festival. Da lì è poi partita una riflessione, parsa ai più come una frecciata all’amministrazione. “Rispetto a quando nel 2010 abbiamo iniziato ad organizzare il festival, il contributo dell’Amministrazione è calato in termini assoluti del 30%, e quindi, in termini reali, tenuto conto dell’inflazione, il contributo stesso si è praticamente dimezzato. Non solo, mentre fino ad ora l’affidamento dell’organizzazione del festival era regolata da una convenzione rinnovata di anno in anno tra associazione e amministrazione comunale, tra un paio di mesi sarà oggetto di un bando pubblico”.
Dalla platea, peraltro, Massimo Araldi – ex sindaco e una delle anime dell’International – si è candidato a presidente dell’associazione, probabilmente in tono ironico e scherzoso ma al contempo per rilanciare un concetto chiaro: l’organizzazione del festival deve rimanere in mano agli Amici dell’International. E se Filippo Bongiovanni, sindaco di Casalmaggiore in platea (e sul palco poco prima per un saluto), non ha alimentato la polemica, chiarendosi però nel finale del concerto con Porzani e Araldi e parlando più che altro di “sfogo, che testimonia comunque il grande amore dell’associazione per il Festival”, non è sfuggita ai più la decisione di Marco Micolo, assessore alla Cultura, di abbandonare la serata dopo il discorso di Porzani.
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“Sono più fumantino del sindaco e in quel momento ero particolarmente irritato – spiega Micolo, contattato per esprimersi sul tema – perché a me è parso di assistere ad un comizio pre-elettorale. Al netto dei contenuti, non era quello il momento né l’occasione per lavare i panni sporchi in pubblico. Anche perché con Porzani ci eravamo confrontati per tempo. Carta canta: il taglio c’è stato ma, come è stato garantito a Porzani, siamo passati da 15mila euro a 12mila euro di contributo solo per quest’anno, in via emergenziale, visti i costi notevoli che il comune deve sostenere, tra utenze e quant’altro. Si tratta comunque di una scelta tutt’altro che definitiva e ricordo che il comune mette sempre a disposizione – e lo fa volentieri – teatro, auditorium, mezzi per accompagnare i musicisti, cantonieri, ufficio tecnico e quant’altro sia necessario, gratuitamente”.
“Rispondendo alla domanda di Porzani, dico che al comune di Casalmaggiore interessa eccome il Festival e che continueremo a finanziarlo con i fondi a nostra disposizione – prosegue Micolo -. Lo dimostra il fatto che abbiamo promosso un altro festival parallelo, Venetia Picciola, e che pensiamo che la musica sia il veicolo che più di tutti può contraddistinguerci a livello turistico. Quanto al bando, ricordo che c’è una legge nuova che nel terzo settore vieta per determinati eventi l’assegnazione diretta. Credo comunque che gli Amici del Casalmaggiore International Festival, giustamente per tutto quello che hanno fatto in questi anni, non avranno problemi a parteciparvi e credo possano ritenersi in pole position per l’assegnazione”.
Da Micolo, in chiosa, una sorta di mano tesa a Porzani. “Io mi auguro che il suo sia stato uno sfogo. E su un punto sono d’accordo con lui: è stata, nonostante i tagli di cui siamo accusati, la migliore edizione del Festival di sempre. E io ringrazio pubblicamente l’associazione Amici dell’International per avere ridato vita, dopo gli anni del Covid, al Festival che porta Casalmaggiore in una dimensione internazionale”.
Giovanni Gardani (foto Alessandro Osti)