Brescello, Federcostruzioni: “Il
ruolo delle imprese è fondamentale”
Tra i temi che Federcostruzioni ha messo al centro del meeting in Immergas, con i consiglieri in presenza e anche in video collegamento, spiccano i provvedimenti annunciati sulle caldaie per riscaldamento domestico, che saranno attivi in due step dal settembre 2025 e dal settembre 2029.
Immergas ha ospitato, nella sede centrale di Brescello (Reggio Emilia), un’importante riunione del Consiglio Generale Nazionale di Federcostruzioni, la federazione di Confindustria che dal 2009 rappresenta tutta la filiera italiana delle costruzioni, unendo tutte le categorie produttive di tutto il mercato edile ed infrastrutturale, per un totale di 100 Associazioni di settore.
I nuovi scenari che si aprono con gli obiettivi del Green Deal EU 2050, secondo Federcostruzioni, rendono indispensabile la messa a punto e la condivisione di un nuovo piano, a lungo termine, capace di rendere realizzabili tutte le innovazioni previste per il settore delle costruzioni in relazione al piano europeo per l’edilizia sostenibile, partendo da quelle legate all’efficienza energetica e alla decarbonizzazione.
“La valorizzazione del Made in Italy – ha ribadito Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni – è stata inserita anche nel codice dei contratti e questo per noi è stato un motivo di grande soddisfazione. Infatti siamo già al lavoro per dare il massimo contributo su questo aspetto che riteniamo chiaramente prioritario. Abbiamo apprezzato molto l’approccio del nuovo codice dei contratti, sulla valorizzazione della responsabilità degli attori dei processi e sulla semplificazione normativa che ne consegue”.
La Presidente di Federcostruzioni ha posto l’accento sull’importanza dell’evoluzione tecnica per dare un futuro a tutto il settore delle costruzioni puntando certamente alla massima sostenibilità, ma senza mai dimenticare l’importanza dell’industria italiana che rimane una eccellenza a livello mondiale, preservando i posti di lavoro, sviluppando le professionalità e valorizzando la capacità di innovazione che la filiera edile nel suo complesso riesce a esprimere.
Alberto Montanini, Vicepresidente di Federcostruzioni e Direttore Normative e Rapporti Associativi Immergas ha focalizzato così le richieste delle imprese: “Noi dobbiamo entrare completamente in un futuro energetico nuovo, un futuro sostenibile e un futuro decarbonizzato, ma l’unico modo in cui possiamo entrarci è con un pragmatismo e una sostenibilità che ci possa permettere di rendere questi processi stabili nel tempo. Le industrie del settore vedono con favore un approccio basato sulla multi tecnologia, sulla multi energia e sul multi target – multi obiettivo. A chi prenderà decisioni, normative e legislative, in Italia e in Europa, chiediamo di definire con chiarezza quali obiettivi di decarbonizzazione dobbiamo raggiungere e in che tempi. Le imprese, i progettisti, i tecnici che a diverso titolo lavorano nella filiera edile sapranno dare le risposte più coerenti e concrete”.
Gli obiettivi europei sono sfidanti e in Italia non saranno realizzabili senza il coinvolgimento e il contributo dell’intera filiera edile: 40.000 imprese, 3 milioni di occupati (il 12% del totale in Italia) per un valore della produzione che supera i 475 miliardi di Euro. Secondo Federcostruzioni serve una nuova visione dell’ambiente costruito per arrivare a un nuovo quadro normativo con la revisione del testo unico delle costruzioni, della legge per la riqualificazione urbana e della legge per l’architettura.
Serve in buona sostanza un piano di investimenti in cui il principio dell’incentivazione, supportato da una piattaforma con monitoraggio della cessione dei crediti, sia uno degli strumenti finanziari fondamentali di attuazione.
“Sicuramente è necessario un approccio pragmatico sia da parte della Federazione, delle singole associazioni, ma anche da parte dei costruttori – ha commentato il Presidente di Immerfin Alfredo Amadei. Già oggi, infatti, le soluzioni tecnologiche e ancor di più le proposte tecnologiche che arriveranno in tempi non lunghi potranno contribuire a creare un nuovo modello di riferimento per il sistema casa, quindi per i materiali, gli apparecchi legati al clima e tutte le componenti che formano il sistema casa. L’impianto integrato è indispensabile per realizzare nuove soluzioni per il clima domestico orientate al risparmio energetico, alla sostenibilità e al massimo comfort, garantendo più efficienza energetica e maggiore riduzione delle emissioni. Serviranno sicuramente nuove professionalità per centrare questi obiettivi. Immergas lavora in questa direzione da anni formando tecnici, dal progettista all’installatore capaci di dare un contributo concreto alla rivoluzione che stiamo vivendo. Quello della formazione è un tema che va affrontato da tutte le categorie e da tutte le associazioni, quindi non solamente i produttori di apparecchi”.
Tra i temi che Federcostruzioni ha messo al centro del meeting in Immergas, con i consiglieri in presenza e anche in video collegamento, spiccano i provvedimenti annunciati sulle caldaie per riscaldamento domestico, che saranno attivi in due step dal settembre 2025 e dal settembre 2029.
“Ritengo che la discrezionalità del progettista sia un valore da difendere – ha aggiunto Emanuele Ferraloro, Vicepresidente Federcostruzioni – Presidente ANCE Liguria. Spesso le norme che vengono annunciate tendono a imporre vincoli e di conseguenza frappongono ostacoli al raggiungimento di una vera sostenibilità che deve essere a 360°, quindi anche socio-economica e non solo ambientale”.
In buona sostanza, secondo Federcostruzioni non servono decisioni e provvedimenti normativi spot, sia a livello nazionale che europeo, serve un nuovo quadro di riferimento capace di valorizzare la centralità dell’intera filiera edile.
“Bisogna fare questo enorme salto di qualità – ha concluso la Presidente di Federcostruzioni – e dobbiamo farlo tutti insieme. Federcostruzioni ha messo in campo una serie di proposte e progetti che potranno contribuire alla transizione e al cambiamento”.
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