Confcooperative: “Accelerare sul
PSR, bene transizione Green”
“Oltre 106 i milioni di euro erogati da Regione Lombardia che abbiamo capitalizzato sul territorio con la misura 4.1 del PSR dedicata proprio agli investimenti. E oggi con la misura 4.2 sulla trasformazione è il sistema cooperativo di Confcooperative Lombardia ad aver ottenuto i maggiori fondi, 24,5 milioni, in pratica il 53,7% di quelli messi a bando da Regione”.
Accelerare l’attivazione dei bandi PSR, tutela delle DOP e delle produzioni montane, investimenti in innovazione e sostenibilità. Sono queste le richieste al centro dell’incontro tra il Consiglio Regionale di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia e l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi tenutosi oggi nella sede di Confcooperative Mantova.
PSR – PROGRAMMA SVILUPPO RURALE
Priorità, investimenti. In un contesto economico di grande volatilità dei mercati la competitività è essenziale. “La vecchia programmazione PSR è finita, siamo in attesa dei nuovi bandi regionali e questo è un problema per le imprese che vogliono innovare. Ci aspettiamo che la politica faccia la sua parte e non lasci soli gli agricoltori”, spiega Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgripesca Lombardia. “Le nostre cooperative, lo dicono i numeri, hanno dimostrato una grande propensione all’innovazione investendo nel miglioramento del benessere animale, in robotica, nell’ammodernamento delle strutture, in digitalizzazione. Oltre 106 i milioni di euro erogati da Regione Lombardia che abbiamo capitalizzato sul territorio con la misura 4.1 del PSR dedicata proprio agli investimenti. E oggi con la misura 4.2 sulla trasformazione è il sistema cooperativo di Confcooperative Lombardia ad aver ottenuto i maggiori fondi, 24,5 milioni, in pratica il 53,7% di quelli messi a bando da Regione”.
DOP ECONOMY
“Oggi desta preoccupazione l’assalto delle multinazionali alle nostre produzioni, incluse le DOP – prosegue Perini. Le DOP non sono solo un marchio che si vende bene, soprattutto all’estero, per noi sono tradizione, significano occupazione, sviluppo dell’economia sul territorio. La cooperazione non delocalizza, la cooperazione non esiste senza il territorio. Ed è una combinazione così vincente che in cooperativa le nostre aziende producono oltre il 65% del Grana Padano DOP. È un patrimonio che Regione Lombardia deve presidiare”. La cooperazione aderente a Confcooperative fornisce il 65% della produzione di latte in Lombardia, la maggior parte destinata proprio alle produzioni DOP. Il latte prodotto dalla cooperazione lombarda rappresenta il 30% di quello nazionale.
AMBIENTE E INNOVAZIONE
“L’impegno delle cooperative agroalimentari sul tema della sostenibilità è chiaro. Quando sentiamo parlare di ‘neutralità climatica’ entro il 2050 noi non vogliamo pensare ad un obiettivo utopistico. Stiamo lavorando da tempo per ridurre l’impatto ambientale, ma la logica deve essere quella di un processo graduale, che preservi la redditività delle aziende. Oggi – continua il presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia – sul piatto ci sono due temi, la gestione integrata delle risorse idriche e gli investimenti per la transizione green, a Regione Lombardia chiediamo sì risorse, ma anche un supporto e un sostegno perché le scelte europee, seppur giuste, non abbiamo impatti negativi sulla nostra economia”.
MONTAGNA
“La cooperazione è essenziale per il tessuto socio-economico montano: preserva la tradizione e la produzione agroalimentare, tutela il territorio, contrasta lo spopolamento, è un fattore di sviluppo anche nelle aree più remote. Tuttavia – conclude – l’agricoltura in montagna ha più rischi e difficoltà, per questo sono necessari maggiori sostegni”.
Confcooperative FedAgriPesca Lombardia associa 202 cooperative con 31.573 soci conferenti, 4.890 occupati e 3,7 miliardi di euro di fatturato.
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