Cronaca

Associazione Postumia: a Gazoldo
omaggio alla donna contadina

Una statua bellissima a grandezza naturale creata dallo scultore Nicola Biondani e inaugurata domenica scorsa alla presenza del presidente della Provincia mantovana Carlo Bottani, del sindaco di Gazoldo Nicola Leoni e colui che dell’associazione Postumia rappresenta anima e cervello Nanni Rossi

Quante volte nel corso dei discorsi elogiativi si è sentita quell’espressione “Bisognerebbe fargli un monumento!”. Ebbene a Gazoldo, tra Marcaria e Goito, l’Associazine Postumia ha reso concreto questo auspicio scegliendo di dedicare un vero e proprio monumento alla laboriosità della donna. Una statua bellissima a grandezza naturale creata dallo scultore Nicola Biondani e inaugurata domenica scorsa alla presenza del presidente della Provincia mantovana Carlo Bottani, del sindaco di Gazoldo Nicola Leoni e colui che dell’associazione Postumia rappresenta anima e cervello Nanni Rossi.

L’Associazione costituisce un Centro Studi e Ricerche di scienze, lettere e arti collocato della Rocca Palatina, in centro al paese. Ogni domenica ospita eventi di cultura, arte, mostre di pittura, concerti lirici accompagnati da momenti di semplice convivialità con l’assaggio di prodotti tipici locali. Il monumento appena allestito è dedicato in particolare alla donna contadina con esplicito riferimento alla laboriosità femminile che si distingueva in passato ma anche ai giorni nostri, non solo all’interno delle case contadine del mantovano ma di tutta la pianura padana. ”La gh’eva in man al sdas, ma anca sapa e vanga, l’andava in campagna e l’era mai straca. Da fiola e da spusada cundanada a laurà e tirar so chi fioi ch’i fava pran cridà. La in stala cun cli vachi c’ha gh’era d’amundar rascà di d’erba spagna pran fin l’era cal lat”.

Uno stralcio di una canzone in dialetto interpretata dall’inossidabile cantastorie mantovano Wainer Mazza ha fatto da cornice alla cerimonia che poi è proseguita con il concerto del gruppo dialettale I Piocc una simpatica orchestrina specializzata in brani di musica popolare locale e non solo, integrata alla fine con musiche napoletane e stornelli romani. Una gustosa e variegata cena contadina ha fatto da intervallo prima di tornare ad un’atmosfera di classe e d eleganza grazie all’ascolto di brani verdiani eseguiti da Giancarlo Bussola al violino, Paola Gentilin al violoncello e Samanta Chieffallo al pianoforte

Ros Pis

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