Cronaca

Brugnolo, folla commossa
per l'ultimo saluto a Reina

Famigliari, parenti, colleghi di lavoro al Consorzio Casalasco del Pomodoro (presente anche coi vertici) e tantissimi amici, quelli conosciuti nelle attività che Reina svolgeva per il proprio paese o semplicemente nel tempo libero, hanno preso parte alla cerimonia. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Una folla commossa si è radunata giovedì mattina alle 9.30 nella piccola chiesa di Brugnolo, la frazione di origine della famiglia di Reina Buttarelli, il classe 1973 rimasto vittima di un tremendo incidente stradale nella serata di sabato a San Michele in Bosco, frazione di Marcaria.

Famigliari, parenti, colleghi di lavoro al Consorzio Casalasco del Pomodoro (presente anche coi vertici) e tantissimi amici, quelli conosciuti nelle attività che Reina svolgeva per il proprio paese o semplicemente nel tempo libero, hanno preso parte alla cerimonia.

Non era difficile immaginare la chiesa di Brugnolo gremita di gente per la celebrazione del funerale di Reina. Tantissime persone che non hanno voluto mancare per l’ultimo saluto al 49enne. Nel silenzio della meditazione, nell’attesa che iniziasse la celebrazione, l’atmosfera appariva ancora più pesante acuendo il dolore e l’angoscia dei genitori, di tutta la famiglia e degli amici senza più parole né pensieri, travolti da una simile improvvisa disgrazia.

E l’invito al silenzio è stato anche il suggerimento di don Giuseppe Allevi, parroco officiante, sottolineando come le parole in certi casi fossero superflue o addirittura non idonee in una circostanza del genere. Il parroco, che aveva al fianco don Luigi Pisani, don Alfredo Assandri e don Luigi Brioni, missionario in Sierra Leone, ha poi fatto ricorso alle parole del Vangelo e soprattutto alle fede Cristiana nel ricordare come dopo la vita terrena ve ne sia un’altra soprannaturale senza più sofferenze né tribolazioni e lacrime.

Molto commovente e carica di dolcezza la lettura fatta, prima della benedizione finale, da una cugina per annullare il distacco che la morte poteva rappresentare: “Non ci siamo persi di vista, non siamo lontani ma soltanto poco piu in là, dietro l’angolo. Chiamami, parlami e io continuerò ad ascoltarti”. Questo in sintesi il messaggio diffuso in chiesa e tratto da una più intensa lirica scritta da un poeta indiano. A seguire il funerale, tra gli altri, i sindaci di Rivarolo del Re Luca Zanichelli e di Marcaria Carlo Alberto Malatesta.

Ros Pis
Servizio Tg di Simone Bacchetta (foto e video Alessandro Osti)

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