Rugby Viadana, Wagenpfeil e
Fierro confermati in terza linea
Si tratta di Juan Wagenpfeil, ormai storico giocatore giallonero nonché capitano, e di Massimo Fierro, giovane italo-sud africano arrivato a Viadana la scorsa stagione.
Il Rugby Viadana 1970 blinda altre due terze linee in vista del prossimo campionato di Serie A Elite. Si tratta di Juan Wagenpfeil, ormai storico giocatore giallonero nonché capitano, e di Massimo Fierro, giovane italo-sud africano arrivato a Viadana la scorsa stagione.
Juan Wagenpfeil, classe 1997, cresce nelle giovanili del SIC e approda a Viadana ben 8 anni fa per disputare il Campionato U18. Al termine delle giovanili il passaggio nei Caimani Rugby nel Campionato di Serie B in cui mette in mostra sin da subito il suo gioco dinamico e veloce nonostante il ruolo da terza linea ricoperto. Ma la Serie B sta stretta a Juan e ben presto arriva la convocazione con la prima squadra. Da quell’esordio sono ormai passati 5 anni e Juan è cresciuto molto, come giocatore e come persona, si è ritagliato un posto da titolare in squadra e si è guadagnato la stima e il rispetto di staff e compagni di squadra che, due stagioni fa, prima dell’infortunio, lo hanno ritenuto la persona più adatta a ricoprire il ruolo di capitano. Un infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo ma finalmente, lo scorso aprile, Juan ha potuto gradualmente tornare a giocare.
“La scorsa stagione personalmente non è iniziata nel migliore dei modi visto l’infortunio, ma fortunatamente è andata migliorando. – ci confida Juan. Sono riuscito a tornare a giocare e a ritrovare la giusta confidenza con il campo. Ho deciso di rimanere perché Viadana è casa mia da otto anni e non potrei chiedere di meglio, inoltre quest’anno il gruppo staff è composto di persone che conosco molto bene, amici se si può dire, un motivo in più per rimanere. Speriamo di essere una squadra molto competitiva e di riuscire a lottare per un posto nei playoff. Sarà importante il pre-season e fare un bel gruppo con i nuovi ragazzi”.
Massimo nasce in Sud Africa il 12 dicembre 2002 e cresce rugbysticamente al Kearsney College, club che lo formerà fino al debutto con la prima squadra a soli 15 anni nel 2018. Successivamente entra a far parte della selezione giovanile degli Sharks e nel 2019 il rugby lo porta in Italia, paese d’origine del nonno paterno, più precisamente a Remedello, sede dell’Accademia federale. Durante la sua permanenza in Italia Massimo colleziona anche la convocazione con la Nazionale U20.
Massimo è ritornato in Italia lo scorso novembre, in un momento di difficoltà il Rugby Viadana ha trovato in lui la risposta alle proprie esigenze. Dal suo arrivo Massimo ha trovato molto spazio con i Caimani e anche l’esordio con la prima squadra.
“La mia prima stagione con il Viadana è stata una grande curva di apprendimento per me, oltre che un passo avanti nella mia carriera. – esordisce Massimo. Ho imparato molto e aggiunto valore al mio gioco. Mi sono sentito veramente benvenuto a casa a Viadana e sono riuscito ad ambientarmi molto velocemente. Credo che nella prossima stagione potrò offrire di più alla squadra e, si spera, giocare con più regolarità. Penso anche che Viadana abbia un buon piano per me e la mia carriera per crescere nelle prossime due stagioni. Non vedo l’ora di giocare e sfruttare al massimo tutte le opportunità che riceverò!”
“Juan è una conferma fondamentale per la squadra – esordisce Gilberto Pavan, coach del Rugby Viadana 1970. Un ottimo giocatore e un leader in campo. È importante per noi averlo fin dall’inizio. È qui ormai da tanti anni e aiuterà tantissimo la squadra a fare gruppo. Un leader dentro e fuori dal campo, nonché un giocatore completo. Siamo molto felici di averlo ancora con noi”.
Le parole del DS Alberto Bronzini: “Massimo è un ragazzo che fin da subito ha dimostrato di avere le competenze per diventare un giocatore di qualità. Con la nostra Cadetta si è conquistato uno spazio importante e per questo si è meritato di poter esordire con la prima squadra. È un giovane nel quale crediamo ma, al tempo stesso, lo attende un duro lavoro in proiezione di quello che potrà essere il suo futuro da giocatore”.
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