Piadena Drizzona e fondi da fusione
Minoranza: "E parlavano di errore"
La minoranza di Piadena Drizzona “Una comunità che cresce” rimarca la scelta della fusione effettuata cinque anni fa, ora che è arrivata la conferma dei finanziamenti statali per altri cinque anni (il totale diventa così di dieci).
La minoranza di Piadena Drizzona “Una comunità che cresce” rimarca la scelta della fusione effettuata cinque anni fa, ora che è arrivata la conferma dei finanziamenti statali per altri cinque anni (il totale diventa così di dieci).
“Abbiamo ancora nelle orecchie le frasi dei detrattori della fusione: votare NO alla fusione!, porterà solo disagi, perderemo la nostra identità, ci saranno solo difficoltà…ecc. Anche nelle sedute dei Consigli Comunali di questo mandato, il Sindaco e altri consiglieri di maggioranza più volte hanno nascosto la loro inadeguatezza e incompetenza sotto il tappeto della fusione affermando che l’aumento di tariffe, l’aumento di costi, le varie esternalizzazioni e la continua nenia “non ci sono i soldi”, sono colpa della scelta di fondere i due Comuni di Piadena e Drizzona”.
“Ovviamente è tutto falso – rimarca la minoranza – ed il motivo è semplice: la fusione porta nelle casse del Comune di Piadena Drizzona un fondo di circa 570.000 € annui per 10 anni; se l’amministrazione non ha la minima idea di cosa farne non è colpa della fusione, è colpa degli amministratori. La scelta della fusione è stata una scelta lungimirante, che avrebbe dovuto portare solo benefici alla popolazione ma purtroppo questa amministrazione ha vanificato tutto gestendo in modo pessimo il fondo derivante dalla fusione stessa”.
“A supporto della nostra posizione arriva ora una legge, precisamente la n. 74 del 21 giugno 2023, che proroga di ulteriori 5 anni il contributo ai Comuni nati da fusione dal 1° gennaio 2014, l’articolo recita così:
Contributi alle fusioni di Comuni (Articolo 3, comma 6-ter)
“La norma, approvata durante l’esame parlamentare, prevede l’assegnazione per ulteriori cinque anni dei contributi straordinari previsti in favore delle fusioni di Comuni che siano entrate in vigore dal 1° gennaio 2014. Si ricorda che per favorire le fusioni dei Comuni, l’articolo 15, comma 3, del Tuel, prevede che lo Stato eroghi appositi contributi straordinari per dieci anni decorrenti dalla fusione stessa, commisurati a una quota percentuale dei trasferimenti spettanti ai singoli Comuni che si fondono. Con il decreto-legge n. 90 del 2014, il contributo straordinario è stato esteso anche alle fusioni per incorporazione”.
“Dunque la fusione – conclude la minoranza – porta talmente tanti disagi e difficoltà che lo Stato aumenta di altri 5 anni i contributi straordinari ai Comuni. Con questa legge possiamo finalmente porre fine alle critiche alla fusione che evidentemente è un punto di forza e non di debolezza per i Comuni, come ribadito da altri Sindaci di paesi “fusi”, una vera opportunità; certo servirebbe una gestione diversa e una visione politico-amministrativa che invece manca completamente a questa amministrazione. Dunque da criticare non è la fusione in sé ma la gestione del nuovo Comune e dei suoi fondi straordinari che per quanto ci riguarda a Piadena Drizzona noi valutiamo essere pessima e crediamo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti. I soldi ci sono e ci saranno per altri 10 anni: ciò che manca ora è la capacità di investirli in modo corretto a beneficio del paese. Colpa della fusione?”.
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