Cronaca

L'incubo piromane. Oliva:
"Preoccupati ma abbiamo poche armi"

L’unico incendio che, sin qui, non è ascrivibile alla mano del piromane, è quello che si è verificato venerdì a Piadena Drizzona: lì le fiamme, in un campo vicino alla tangenziale, sono infatti partite da un cortocircuito ad un palo della luce, che sorge in mezzo all’appezzamento di terreno. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Almeno cinque diversi episodi e siamo soltanto a metà dell’estate. Il piromane è tornato, ci sono pochi dubbi infatti sulla natura dolosa degli incendi che, nell’ultima settimana, sono stati rilevati e spenti dai Vigili del Fuoco, soprattutto in territorio di Scandolara Ravara e Motta Baluffi.

E se qualche dubbio, legato a chi crede alle coincidenze, poteva esserci, ecco che l’ultimo episodio di venerdì a Solarolo Monasterolo, frazione di Motta, lo ha dissipato: le rotoballe andate a fuoco in un’azienda agricola, infatti, erano già state manomesse qualche giorno prima da ignoti, che però non erano riusciti a dare fuoco alle stesse.

Il sindaco di Scandolara Roberto Oliva è preoccupato come spiega nell’intervista a Cremona 1, dove parla di soggetto probabilmente con problemi psichici “perché non si può parlare di vendette tra agricoltori, dato che ogni volta viene colpito un campo differente”. E anche sulla sorveglianza “è molto difficile, a meno che non vi siano sospetti che a quel punto devono essere seguito col segnale Gps”.

L’unico incendio che, sin qui, non è ascrivibile alla mano del piromane, è quello che si è verificato venerdì a Piadena Drizzona: lì le fiamme, in un campo vicino alla tangenziale, sono infatti partite da un cortocircuito ad un palo della luce, che sorge in mezzo all’appezzamento di terreno. Una scintilla ha fatto scattare tutto.

G.G.

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