Eventi

CantaBozzolo, vince Stefano Muscio
E Manuela Villa "duetta" col padre

Ottimo piazzamento anche per il cantante ballerino di origini africane Clency, mentre al secondo posto è arrivata Mimì Caruso, originaria del Mali ma residente a Monza. GUARDA LA FOTOGALLERY

Lo spettacolo si chiamava CantaBozzolo e mai titolo fu così azzeccato. Il paese ha partecipato in massa alla manifestazione di sabato sera in piazza. Prima occupando tutte le sedie sistemate davanti al grande palco e poi rispondendo con entusiasmo all’invito di Nicola Scognamiglio, organizzatore della serata, per cantare in coro tutti insieme un brano melodico italiano suggerito da un componente della giuria.

Tredici i cantanti in gara, mancando all’ultimo momento la quattordicesima iscritta, impedita da un problema fisico. Alto il livello dei partecipanti come ha sottolineato Lucia Macale, produttrice cinematografica e televisiva arrivata da Roma per ricoprire il ruolo di presidente di giuria, così come indicato da Fabio Negri del Centro Servizi Negri a Bozzolo, che nel mondo artistico vanta numerose e importanti amicizie.

L’accento romano era avvertibile in maniera chiara sabato sera, poiché da Roma arrivava anche l’ospite d’onore, la figlia del grande Claudio Villa, Manuela Villa, accompagnata dal fratello Claudio anche lui musicista e in questo caso addetto al ruolo di coordinatore di regia per le riprese effettuate da Cremona 1, che manderà in onda nei prossimi giorni la serata musicale. Manuela ha alloggiato alla Bottega del Selèr a Piadena Drizzona, per poi trasferirsi a Bozzolo.

Nel gruppo dei giurati pure una dirigente bancaria di Mantova e una signora di origini africane giunta da Parigi, dove ha allestito un centro per la formazione musicale. A proposito di formazione quest’anno al Cantabozzolo è stato assegnato un primo premio di grande prestigio con una iscrizione gratuita alla rinomata scuola musicale di Marcello Cirilli di Roma. E i tre giorni nella Capitale alla fine sono toccati ad un giovane di Asola, Stefano Muscio, per la splendida interpretazione di “Adesso te ne vai”. Ottimo piazzamento anche per il cantante ballerino di origini africane Clency, mentre al secondo posto è arrivata Mimì Caruso, originaria del Mali ma residente a Monza.

Le emozioni più intense alla fine sono arrivate da quell’artista magnifica che dal padre ha ereditato potenze vocali e interpretative straordinarie. “Voglio Vivere così”, “La Voce del Silenzio”, “Tu si na cosa grande”, “Ascoltami” e la richiestissima “Granada” hanno entusiasmato il pubblico, toccato nei sentimenti più profondi sopratutto per quell’espediente tecnico che ha permesso di collegare  la voce di Manuela a quella del padre, le cui immagini apparivano sullo sfondo  del palco proiettate sul grande schermo.

La presenza fisica del reuccio della canzone sembrava reale, suscitando antiche emozioni sopratutto tra coloro che di Claudio Villa  hanno vissuto l’epoca del maggior successo negli anni ’70. E la figlia ha mostrato identico talento, aggiungendo alla voce quel modo artistico di interpretare le canzoni, frutto di una grande scuola teatrale insieme ad una naturale predisposizione e ad una tecnica acquista in passato con la pratica del pattinaggio artistico.

Ros Pis

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...