Politica

Pasotto a Ventura: "Paghiamo
le tasse? Meritiamo i servizi"

"Cremona avrà il suo nuovo ospedale, certo, ma non dovrà avvenire depauperando i territori periferici come il nostro. Perché l'erigendo nuovo Ospedale comunque non potrà mai coprire tutto il fabbisogno di servizi sanitari per i cittadini. Se lo ricordi".

“Il consigliere regionale Ventura con le sue affermazioni dimostra purtroppo di non conoscere la nostra realtà, una realtà che dovrebbe e vorrebbe rappresentare in Regione, E la cosa che più dà fastidio, leggendo, è che chiedere servizi sanitari in linea con le salate tasse che si pagano sembri quasi una pretesa da parte dei cittadini o un approccio ideologico (di chi? Per cosa?)”.

A parlare è Pierluigi Pasotto, consigliere comunale di Casalmaggiore la Nostra Casa. “La storia del nostro ospedale, l’Oglio Po, parla chiaro e spiega tutto. Nato nel 1992 come Ospedale di Primo livello – sede di Dea, partito  con 250 posti letto, ridotti ora a 150 scarsi. La sua nascita comportò la chiusura di tre ospedali, ossia Bozzolo, Viadana e Casalmaggiore. La sua posizione sarebbe ottimale, così a scavalco con l’Emilia Romagna, se si investisse su questo. Invece un’incredibile “miopia” politica regionale, unita  alla scelta di favorire il Privato, come unica ragione di vita, stanno creando le condizioni per cui una parte di cittadini non sia più nelle condizioni di potersi curare: non se lo può permettere economicamente”.

Pasotto prosegue: “Non si devono pretendere Primari per tutto”, sostiene il consigliere! In realtà  i primari da noi sono quasi ufficialmente estinti, i pochi rimasti sono conservati sotto teca. E’ lì da vedere. Abbiamo perso il Punto nascite, Psichiatria è legata ad un filo, Cardiologia forse a meno di un filo, Medicina si avvicina ad ampie falcate, su Radiologia cosa dire? I tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali sono biblici, per tante occorre, da subito, spostarsi a Cremona o a Mantova o mettere mano al portafogli pagando prestazioni private. Per chi se lo può permettere ovviamente. Per cosa paghiamo le tasse regionali, ci si potrebbe chiedere?  Leggo che “Ostetricia e Ginecologia stanno garantendo servizi essenziali e una gamma di attività ambulatoriali molto funzionali, secondo una logica aziendale” . Sarà vero, resta da capire quale sarebbe la logica aziendale. Ma sul tema  ricordo che due signore del territorio nel 2020 e 2021 hanno partorito per strada, nel tentativo di raggiungere Cremona: le pare accettabile?”.

“Quando dice che l’Oglio Po dovrebbe divenire un “Polo specialistico per tipologia di prestazioni molto specifiche”. Cosa intende , quali sarebbero? Spero non si riferisca solo all’Hospice che personalmente spero venga davvero realizzato. Noi abbiamo bisogno d’investimenti subito, di risorse tecniche e professionali, che rilancino anche come immagine l’ospedale. Questo Ospedale per il nostro territorio è fondamentale che rimanga per acuti, non che diventi un cronicario. Quando si ha una popolazione di ultra 65enni che sfiora il 30%  in territorio così frastagliato e scarsamente popolato, la cosiddetta “medicina territoriale”, per non rimanere solo uno slogan, deve funzionare ed essere accessibile a tutti i cittadini. Non sono tollerabili falle, altrimenti si muore. Cremona avrà il suo nuovo ospedale, certo, ma non dovrà avvenire depauperando i territori periferici come il nostro. Perché l’erigendo nuovo Ospedale comunque non potrà mai coprire tutto il fabbisogno di servizi sanitari per i cittadini. Se lo ricordi. Chiudo facendo riferimento alla sua citazione rispetto ad un ospedale “più contemporaneo e in rete”: per me è quello che salva le vite e cura le persone nel loro territorio. Per me questo ospedale è l’Oglio Po. Buon lavoro”.

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