Sorbolo Mezzani, 5 lavoratori
in nero e 3 clandestini cinesi
Nei capannoni, adibiti a laboratori, nel corso del controllo sono state riscontrate carenze per quanto riguarda i macchinari privi di sicurezza, posti di lavoro non a norma, inidoneità impianto elettrico, scarsa pulizia ed igiene del luogo di lavoro e presidi di emergenza non a norma
Controllati a Sorbolo Mezzani tre laboratori tessili, per uno sono scattate denunce e sanzioni amministrative in quanto sono stati trovati: cinque lavoratori in nero e tre cittadini cinesi sprovvisti del necessario permesso di soggiorno, quindi clandestini. Le violazioni rilevate, sia sul fronte della sicurezza sul lavoro che su quello delle norme sulla regolare occupazione, hanno portato a sanzioni per un totale di quasi 26mila euro e alla sospensione dell’attività di uno dei laboratori per mancata redazione de DVR (documento valutazione rischi). È questo il bilancio di un’approfondita attività di controllo eseguita dai Carabinieri della Stazione di Sorbolo Mezzani con il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Parma e del Gruppo Forestale Carabinieri, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso ed alla verifica del rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. In tutto sono stati oltre 15 i lavoratori controllati, cinque dei quali risultati sprovvisti di regolare contratto, quindi “in nero” e tre, tra i 31 e 38 anni, irregolarmente presenti sul territorio nazionale da oltre 8 mesi e pertanto denunciati. Nei capannoni, adibiti a laboratori, nel corso del controllo sono state riscontrate carenze per quanto riguarda i macchinari privi di sicurezza, posti di lavoro non a norma, inidoneità impianto elettrico, scarsa pulizia ed igiene del luogo di lavoro e presidi di emergenza non a norma.
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