Salute

Prima è salute: PD in piazza per
rilancio della Sanità ed Oglio Po

Garantire ed implementare un’attività multi-specialistica ambulatoriale efficiente, efficace ed appropriata

Prima é salute. Con questo slogan e con una piattaforma di richieste il PD di Casalnaggiore è sceso in piazza ieri in occasione del mercato cittadino con un banchetto. Queste le richieste esposte e spiegate ai cittadini che si sono fermati.

  • 1. Garantire che l’Oglio Po mantenga le caratteristiche di ospedale per acuti di tutto il territorio casalasco-viadanese (ma che allo stesso tempo sia attrattivo per le province limitrofe, anche extra regione), integrandosi efficacemente e realmente con la rete territoriale e di prossimità – a trazione pubblica – che prevede un modello gestionale e programmatorio a scavalco fra l’ASST di Cremona e Mantova, con classificazione di DEA di I° Livello (siamo assolutamente contrari ad un eventuale declassamento del Pronto Soccorso in PIT o con apertura del servizio solo h12 per carenze d’organico o deficit organizzativi) e con la reintroduzione di tutti i servizi che, gradualmente in questi anni, sono stati “ridimensionati” o smantellati (in primis l’ostetricia e ginecologia con la chiusura del punto nascite).
  • 2. Garantire una vera politica di rilancio del presidio casalasco che preveda anche investimenti volti a specializzarsi in base alle richieste del nostro territorio, espressione di una – mai avvenuta – analisi dei bisogni di salute e assistenziali della popolazione locale.
  • 3. Garantire un piano straordinario per l’occupazione (in considerazione anche dei numerosi prossimi pensionamenti), la limitazione del fenomeno dei “gettonisti”, la revisione degli standard di accreditamento a livello regionale, oltre a politiche serie che favoriscano l’attrattività anche per i cosiddetti “piccoli ospedali”. Tutto ciò permettere che tornino presenti e funzionanti, con un adeguato completamento degli organici (al collasso) – soprattutto – medici ed infermieristici, i vari servizi, contrastando di fatto la riduzione dei posti letto a disposizione o del dilagante fenomeno delle infinte liste d’attesa (ad esempio la Risonanza Magnetica è ora attiva solo due giorni alla settimana e la TAC solo un giorno ed i tempi di attesa per un’ecografia o per una mammografia sono di nove mesi). Per la Radiologia è indispensabile inoltre prevedere una guardia attiva anche durante il turno notturno.
  • 4. L’allarmante e ormai cronica carenza di personale (principalmente medico ed infermieristico) sta inesorabilmente mettendo a rischio la garanzia della continuità del reparto di Cardiologia (incluso quello di effettuazione di TAC coronariche presso la Radiologia), per anni fiore all’occhiello del nostro nosocomio, e la disponibilità di anestesisti per assicurare il prosieguo dell’attività chirurgica e del reparto di Terapia Intensiva.
  • 5. Garantire una medicina di genere attraverso il potenziamento dei servizi ad essa collegata
  • 6. L’appalto assistenziale degli OSS all’interno del reparto di Medicina Generale, oltre alle difficoltà assunzionali, ha portato alla riduzione dei posti letto di degenza da 60 a 48 unità per tutto l’anno, non solo durante il periodo estivo.
  • 7. Garantire ed implementare un’attività multi-specialistica ambulatoriale efficiente, efficace ed appropriata

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