Ambiente

Alta Val Stirone, luogo per
eremiti tra misteri e silenzi

Una terra dove la natura regna sovrana e, in ogni stagione, regala spettacoli che sono una meraviglia di colori, forme e tonalità per chi vuole prendersi un po’ di tempo, lontano da tutto e da tutti

Un angolo di mondo, nascosto al mondo, sconosciuto alla massa, dove la modernità non è riuscita ad arrivare (per fortuna). Una terra per eremiti, ed in effetti un eremita ci vive ed è custode prezioso di storie e di saperi, ma di lui non è giusto dire troppo per lasciarlo in pace, in linea con la sua volontà, e per evitare visite di curiosi che è bene si dedichino ad altro.

Una landa dove i “pezzi di ferro” che oggi vanno tanto di moda, non servono perché, per una vasta area, non c’è campo, o linea che dir si voglia ed anche questo è un bene. I ragazzi del terzo millennio, quelli che il “pezzi di ferro” lo tengono perennemente appiccicato alle chiappe (nelle sere d’estate, quando le masse escono, sembra in effetti di assistere alle notti dei deretani illuminati, visto che tutti, e tutte, camminano fieramente col fondo schiena illuminato dal telefonino) non riuscirebbero a starci nemmeno un minuto e soffrirebbero pene laceranti da astinenza da rete. Chi scrive queste righe, invece, apprezza il luogo anche per quello, perché sembra di tornare in un’altra epoca, o di sbarcare su un altro pianeta, molto diverso da quello in cui si è invece immersi tutti i giorni.

Una piccola valle, impregnata di foreste, dove svettano solo poche case e un vecchio campanile, recentemente sistemato grazie all’impegno di coloro che vivono sotto la sua ombra, scandisce lo scorrere delle giornate.

Un “paradiso” ricco di storia e di misteri, come quello di remote miniere d’oro che un tempo portarono un prete a ricercare, tra le rocce, quell’elemento che avrebbe potuto dare una svolta al presente e al futuro della sua comunità. L’oro c’era, e c’è ancora ma in quantità talmente modiche da non rendere fruttuosa una attività mineraria.

Una terra dove la natura regna sovrana e, in ogni stagione, regala spettacoli che sono una meraviglia di colori, forme e tonalità per chi vuole prendersi un po’ di tempo, lontano da tutto e da tutti.

La musica è quella offerta dal canto degli uccelli e degli animali del bosco ed il ritmo, a volte lento ed a volte più burrascoso, è quello offerto dallo Stirone Rivarolo capace di creare, tra boschi ed antiche brecce rocciose, spettacoli che solo Madre terra sa creare. Tra cascatelle e salti d’acqua sembra di assistere al passaggio fulmineo di fate e folletti, gnomi e creature del bosco.

Un luogo per pochi, per eremiti, come eremiti sono quei pochi che saggiamente hanno scelto di vivere qui. Una terra in cui perdersi, risalendo il torrente, in un silenzio capace di mantenersi un simbiosi con il Creato. Di questi tempi, segnati da frenesia, chiasso e leggerezze, un paradiso terrestre tanto prezioso quanto necessario.

Eremita del Po, Paolo Panni

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