Cronaca

Casalmaggiore, il PD inaugura
la nuova sede in via Cairoli

Qualche lacrima di commozione tra i vecchi militanti e da parte del segretario del Circolo Mario Daina, ma anche tanta soddisfazione per essere riusciti, dopo anni, a ridare un luogo a quello che è sempre stato il partito ben identificabile a partire dalla propria sede. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Un luogo, un punto di riferimento dove confrontarsi, dove discutere e, perché no, dove ripartire per una campagna per le amministrative del 2024 che sarà durissima. La maggioranza casalasca è votata a destra, ma c’è un 50% di cittadini che non si esprime, o non si esprime più, e tra loro tanti giovani con cui – dicendola alla Stadio – stabilire un contatto. Ieri a Casalmaggiore è stata inaugurata (in via Cairoli 7, in quello che fu il vecchio stabile della banca a pochi metri dal palazzo comunale) la sede del PD di Casalmaggiore. Uno spazio ampio che potrà essere adattato a seconda delle esigenze nel prossimo futuro.

Qualche lacrima di commozione tra i vecchi militanti e da parte del segretario del Circolo Mario Daina, ma anche tanta soddisfazione per essere riusciti, dopo anni, a ridare un luogo a quello che è sempre stato il partito ben identificabile a partire dalla propria sede.

L’inaugurazione si è aperta con l’inno di Mameli ed un minuto di silenzio per i 600 morti scomparsi al largo della Grecia e per Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, e donna sempre impegnata dal punto di vista sociale. Ad aprire gli interventi la coordinatrice dei Circoli del Casalasco Velleda Rivaroli. “È una grande emozione per me oggi introdurre questa giornata, che ci vede tutti qua per inaugurare questo circolo. Ringrazio innanzitutto i tanti presenti, ma un ringraziamento particolare va ai militanti e ai tesserati del PD di Casalmaggiore, che ricomprende anche Rivarolo del re e Spineda. Fino a qualche mese fa eravamo orfani di sede, senza un luogo dove vederci. Abbiamo avuto questo stabile in concessione gratuita e devo ammettere che la prima volta che vi ho messo piede… non avrei pensato che sarebbe potuta diventare davvero agibile ed accogliente. Siamo in una ex banca chiusa da anni. Eppure, un gruppo di volontari ha messo cuore e braccia e l’ha resa quello che voi vedete!

Anche grazie a voi, finalmente il PD di Casalmaggiore torna ad avere una Sede. Aprire le porte di un circolo significa poter tornare a dialogare con i cittadini ed è segno di grande vivacità politica. L’obiettivo principale che questo circolo si dovrà porre è quello di creare uno spazio di ascolto, di confronto, di dialogo e di accoglienza dei cittadini, il tutto nella semplicità della condivisione e dell’aggregazione.

Mi piace infatti usare più la parola CIRCOLO che SEDE: perché mi dà il senso di un tavolo rotondo dove tutti abbiamo pari dignità ed importanza, senza distinzione di ruoli, dove tutti possono e devono sentirsi in famiglia, a casa e in un luogo sicuro che infonde fiducia, anche laddove ci fossero problemi e divergenze di opinioni. Perché è con la condivisione e con il dialogo che si cresce. Insieme!

L’obiettivo che ci porremo è un progetto politico che ha lo scopo di rimettere al centro la persona, le sue proposte, le sue idee e le decisioni da prendere per il bene della collettività. Dobbiamo tornare, a Casalmaggiore e nel casalasco, ad ascoltare e a parlare alle persone, dei problemi delle persone e delle comunità di appartenenza. Il dialogo e l’ascolto sono punti fondamentali e questa Casa sarà un circolo aperto, proprio per avviare quel confronto e quel dialogo necessari per ridare centralità alle persone, ai loro problemi, alle loro istanze.
L’idea è di programmare anche una serie di iniziative ad hoc su varie tematiche che ci stanno a cuore: ambiente, sanità, lavoro, inclusione sociale e welfare per citarne alcune. Man mano le pubblicheremo sui nostri canali social e su una bacheca.

Partiamo allora da qua: da questo bellissimo circolo, luogo di condivisione e di aggregazione. È in momenti come questo che il Pd dimostra di voler ripartire e di rilanciare una presenza tangibile sul territorio, che auspico sia fatta da tutti noi e soprattutto spero sia fatta di giovani e di donne.

Partiamo da qua e poniamoci un obiettivo che credo accomuni tanti di noi presenti qua oggi: riportare il centrosinistra ad amministrare Casalmaggiore nel 2024, per Casalmaggiore stessa e per tutto il territorio Casalasco, che Casalmaggiore può e deve tornare a rappresentare”.

QUI SOTTO IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Dopo Velleda è stato il turno di Mario Daina. Una (come qualcuno l’ha chiamata) relazione fiume la sua: “Rinasciamo dopo il Covid e dopo Matteo Renzi. Questo Circolo è un’operazione culturale per stare vicini ai cittadini e cercare di arginare la follia di un mondo che vede morire 600 migranti nella totale indifferenza. Tutti dobbiamo metterci in discussione e lavorare per la pace. Come Cattolico Democratico vangelo e costituzione, una dal punto di vista religioso e l’altra dal punto di vista laico, sono le direttrici imprescindibili. Casalmaggiore è caduta nell’apatia e nell’indifferenza, dobbiamo recuperare la spinta dal basso, quella spinta che fu forte 30 anni fa quando nacque l’Ulivo. Dobbiamo arginare il disastro del governo di questa città, dobbiamo, tra un anno riprenderci questa città. Sono stati nove anni disarmanti e desolanti in cui sono cresciute le disuguaglianze. La politica migliore è rivolgersi direttamente al popolo: il nostro primo impegno sarà proprio quello di stabilire un maggior radicamento sul territorio. Dateci fiducia. Quattro i punti dai quali ripartire: sanità, infrastrutture, lavoro e ambiente. Casalmaggiore ha bisogno di un nuovo rinascinebto, di tornare ad essere centrale in questo territorio”. Mario ha annunciato che a ottobre darà le proprie dimissioni da segretario del Circolo. “Ma continuerò ad esserci, e a lavorare da semplice iscritto”.

Alla fine visibilmente commosso ha passato la parola a Claudia Barbieri, sindacalista CGIL e iscritta al PD, che ha salutato la comunità ghanese presente all’inaugurazione: “Il sindacato dovrà tornare in piazza per il lavoro e per un salario dignitoso, e lo faremo. In questi anni è cresciuta l’indifferenza, ma è arrivato il tempo in cui ognuno faccia la propria parte. Non è escludendo, non è non coinvolgendo che si crea un’altra società”. Claudia Barbieri ha anticipato che proprio la sede del PD sarà al centro di incontri con i rappresentanti delle numerose comunità straniere che vivono nel casalasco.

Dopo Barbieri ha parlato Fabrizio Vappina: “Bisogna partire proprio dalla politica dal basso, e una sede è un importante luogo fisico dove guardarci in faccia, un luogo in cui circolano informazioni da dare e ricevere. Avremo tanti momenti che non definisco convegni, ma chiacchierate su tanti temi che ci stanno a cuore e sui quali non si discute più. Riprendiamo a colloquiare sui problemi, anche quotidiani, sul lavoro, riprendiamo a colloquiare con i giovani”.

Gli altri interventi sono stati poi quello dell’ex sindaco di Cremona (ed ex ART1) Paolo Bodini, del consigliere comunale e referente di Rive Gauche Pierluigi Pasotto, del vicesegretario provinciale del PD Roberto Galletti e del segretario dei giovani democratici Nicola Cantarini. Nel pubblico, tra la 80ina di persone intervenute, alcuni ex amministratori di sinistra e l’ex senatore Luciano Pizzetti oltre a Michele Bellini, che ha fatto parte dello staff politico di Enrico Letta.

N.C.

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