Ex Macello, Annamaria Piccinelli:
"La vetrina degli oggetti smarriti"
"Il fatto evidente è che se le politiche del verde e delle relazioni sociali non sono mai state una priorità, esse diventano interessanti non appena si traducono in un grande, fiammante e milionario cantiere nuovo"
Torna sull’ex Macello, Annamaria Piccinelli, consigliera di minoranza di Vivace & Sostenibile. Una vetrina degli oggetti smarriti lo definisce, dopo aver valutato con attenzione il progetto.
“Abbiamo analizzato con attenzione il progetto di rifunzionalizzazione dell’ex macello. A noi sembra la vetrina degli oggetti smarriti. Partiamo ad esempio dagli orti didattici. Mentre stanno per essere cementificati 2500 mq di prato comunale attiguo alla scuola primaria Marconi, nell’ex macello, in affaccio alla statale, tra 20.000 mezzi al giorno, si creano orti didattici. Un’altra parte del macello diventerà area giochi per famiglie: intanto al Parco della Posta, dove c’erano, sono state tolte e, pagando saporitamente un architetto, sostituite con una spianata di ghiaia e blocchi di cemento. Sempre al macello verranno messi filari di alberi ombreggianti e decorativi, si presume in ricordo della spoliazione avvenuta in via Martelli e via Romani che fino a qualche anno fa erano abbellite da alberi ambo i lati e ora versano pressoché deserte. Inoltre si costruiranno due campi da bocce coperti: nel frattempo quelli che esistono già, molto belli e che nel 2003 costarono 112.000 Euro, collocati in posizione intelligente tra l’Rsa Busi e il Centro anziani Primavera, il Comune non contribuisce a manutenerli e valorizzarli e da due anni ci piove dentro. A proposito del Centro anziani è il caso di soffermarsi un attimo. Ne esiste uno funzionante da anni, appunto vicino al Busi, è autogestito dagli anziani stessi i quali forniscono anche importanti servizi di volontariato al Comune: esso attende da tempo opere di manutenzione e un supporto all’attività di volontariato. Ebbene, nell’ex macello verrà costruito anche un nuovo Centro anziani con tanto di bocce, quindi ci chiediamo: sostituirà quello esistente o ne avremo due? Balza agli occhi che quello nuovo sarebbe molto più piccolo dell’attuale e in posizione molto meno strategica; non ci sono progetti di destinazione del primo; ci chiediamo se sia necessario averne due e ci viene da dire che si poteva usare lo stesso bando per sistemare quello esistente. Infatti il bando utilizzato, oltre che rifunzionalizzazioni, come quella del l’ex macello, poteva contemporaneamente finanziare ciclabili (ad esempio quelle delle frazioni), e anche “ristrutturazioni edilizie di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici”. In conclusione noi riteniamo che con i 5 milioni messi a bando si sarebbe potuto non escludere necessariamente una manutenzione straordinaria dell’ex macello (motivandola con parcheggio, spazio spettacoli, palestra per sbandieratori e rievocazioni storiche ecc), ma soprattutto creare servizi più urgenti o valorizzare quelli già in essere. Il fatto evidente è che se le politiche del verde e delle relazioni sociali non sono mai state una priorità, esse diventano interessanti non appena si traducono in un grande, fiammante e milionario cantiere nuovo“.
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