Cultura

Arte sacra, cristiani e musulmani
insieme: concluso il corso

I ragazzi hanno espresso il loro mondo interiore esponendo agli ospiti le loro opere d’arte spiegandone significato e contenuto, tra sapori e colori una serata all’insegna dell’Unione e dell’integrazione, temi caldi e vivi sin dall’inizio e dalla partenza del Corso d’arte Spirituale. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Si è tenuta venerdì la serata di chiusura del corso di arte spirituale, che ha coinvolto diverse associazioni del territorio tra cui i Madonnari Rodomonte Gonzaga di Rivarolo Mantovano, mente dell’iniziativa, l’associazione La Luce – Al Nour, New Tabor, CSV Lombardia Sud, la migrantes di Roma nella figura di Mons. Pier Paolo Felicolo presente alla serata di chiusura.

Un percorso durato poco più di tre mesi per completare le opere: durante la serata i ragazzi hanno espresso il loro mondo interiore esponendo agli ospiti le loro opere d’arte spiegandone significato e contenuto, tra sapori e colori una serata all’insegna dell’Unione e dell’integrazione, temi caldi e vivi sin dall’inizio e dalla partenza del Corso d’arte Spirituale.

Erano presenti all’evento anche il sindaco di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli, l’Imam Agostino Gentile guida spirituale dei ragazzi Musulmani, e don Paolo Tonghini di New Tabor. La serata si è conclusa con un buffet multietnico con pietanze e sapori nuovi e l’immancabile thé alla menta, gradito dagli ospiti. Le opere sono state presentate una ad una e restano visitabili nella sede di Palazzo del BUE il 12, il 16, il 19 e il 23 giugno sempre dalle ore 9 alle 11 e dalle ore 18 alle 20.

Ogni ragazzo ha posato accanto alla sua opera, spiegandone i temi e i significati. Tenendo presente che i ragazzi musulmani non possono rappresentare icone, ossia figure umane con volti e corpi, prediligendo, colori, motivi floreali e versetti del Corano. Nel rispetto alle prescrizioni della religione islamica, peraltro, non è stato utilizzato vino, bensì aceto, per legare i colori usati nella realizzazione delle opere. Insomma, un grande esempio di integrazione e di interculturalità.

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