Arte

A Colorno le stagioni della
vita secondo Dario Rossi

Al centro del percorso, la grande e inedita installazione Eva, opera stratificata, arcaica, che ha richiesto anni di lavoro. A seguire le tele di paesaggio, a partire dalla rappresentazione dei luoghi elettivi - Carsighèt, le campagne di pianura - fino alle visioni apocalittiche di natura dove tutto sembra precipitare

Una vita in cinquanta opere. L’Aranciaia di Colorno (PR), in piazzale Vittorio Veneto 22 a due passi dalla Reggia, ospita fino al 23 luglio 2023 una personale profonda, intima e completa di Dario Rossi, classe 1958, poeta mantovano della pittura che, da Canneto Sull’Oglio attraversa il Grande Fiume, per raccontare la sua poetica con quadri, anche inediti, della sua ampia produzione per la prima volta raccolta in un percorso che ne riassume i molteplici linguaggi e l’evoluzione artistica. La mostra, curata da Roberta Bonazza, è promossa dall’associazione “Un Po d’arte” di Colorno, con il patrocinio dei Comuni di Colorno e Canneto sull’Oglio, in collaborazione con l’associazione Boom di Brescia.

La prima parte del percorso, in dialogo con l’armonia delle volte a crociera delle antiche serre, è dedicata agli autoritratti, con una serie di metamorfosi fisiognomiche del pittore. Quindi è il tempo della “figura”, indagata nel profondo perché tema caro a Dario Rossi che racconta, in prima persona e in pittura, momenti del suo passato. Con lui un’umanità claudicante: «Ho dato vita, colore e voce a figure provate dal quotidiano, storie marginali – spiega Dario Rossi – nella mia vita volevo solo dipingere. Il tempo che mi allontana dalla pittura mi agita. Ringrazio i miei occhi che non si sono mai arresi del tutto alla schiavitù della vita».

Al centro del percorso, la grande e inedita installazione Evaopera stratificata, arcaica, che ha richiesto anni di lavoro. A seguire le tele di paesaggio, a partire dalla rappresentazione dei luoghi elettivi – Carsighèt, le campagne di pianura – fino alle visioni apocalittiche di natura dove tutto sembra precipitare. Sono i climi come «indicatori delle diverse temperature pittoriche delle opere e delle diverse stagioni di un’esistenza sospesa fra dolore e possibile felicità, spiega la curatrice Roberta Bonazza, di fronte a cui è difficile restare indifferenti».

Per Giuseppe Fiorini, coordinatore dell’iniziativa e rappresentante dell’associazione “Un po’ d’arte”, «La retrospettiva inquadra, in modo finalmente unitario, le diverse stagioni artistiche del pittore».

«Una mostra importante per l’indagine dei linguaggi del pittore – sottolinea il sindaco di Colorno Christian Stocchi – e per la potenza delle opere esposte».

La mostra è gratuita e rispetta questi orari: sabato e domenica e nei giorni festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. Nei giorni feriali su prenotazione chiamando il numero: 338 8039242 (Giuseppe Fiorini).

Per informazioni: Parma Welcome, tel. 0521 218889 turismo@comune.parma.it

CHI È DARIO ROSSI – Classe 1958, nato a Canneto sull’Oglio, dove risiede, ha esposto nel 2001 e nel 2009 al Mam di Gazoldo degli Ippoliti, sempre nel mantovano, in due personali curate da Renzo Margonari, nel 2004 a Palazzo Te di Mantova e a Palazzo Calcagni di Reggio Emilia con la presentazione di Bruno Bandini. Dal 2005 ha esposto in diverse località italiane, con una personale a Palazzo Patrizi a Siena con presentazione di Marcello Flores D’Arcais. Le sue opere sono presenti in varie collezioni private in Italia e all’estero.

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