Cronaca

Lite in famiglia con sparatoria:
un arresto per tentato omicidio

Al termine delle indagini si procedeva a dichiarare in stato di arresto per tentato omicidio l’anziano soggetto, che rimaneva piantonato dai militari presso il nosocomio pavese.

Nella serata di mercoledì, 31 maggio, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viadana e della Stazione Carabinieri di Castellucchio hanno tratto in arresto in flagranza di reato, in ipotesi accusatoria, per tentato omicidio un soggetto del luogo.

L’uomo classe ’47, durante un accesa lite in famiglia scaturita da futili motivi, impugnava una pistola cal. 7,65 – regolarmente detenuta – e durante una breve colluttazione esplodeva un colpo nei confronti del genero convivente, classe ’76, attingendolo al torace.

Subito dopo l’anziano rivolgeva verso di sé l’arma ed esplodeva un secondo colpo, che lo feriva al petto.

I familiari presenti ed alcuni vicini di casa intervenuti a seguito della grida e del rumore degli spari, richiedevano prontamente l’intervento dei soccorsi tramite il 112, numero unico di emergenza, che provvedeva prontamente ad inviare sul posto personale sanitario e le pattuglie dei Carabinieri presenti sul territorio.

Venivano, quindi, prestate le prime cure ai due feriti, i quali erano in seguito trasportati presso gli ospedali di Mantova e Pavia, ove venivano ricoverati. Nessuno dei due uomini, nonostante la gravità della lesioni riportate, veniva attinto ad organi vitali.

Sul posto i Carabinieri, provvedevano ad eseguire i previsti accertamenti tecnici, al recupero e repertamento dell’arma utilizzata ed ad ascoltare tutte le persone informate sui fatti. La minuziosa attività investigativa permetteva di ricostruire dettagliatamente la dinamica dei fatti, così come di sopra descritta.

Al termine delle indagini si procedeva a dichiarare in stato di arresto per tentato omicidio l’anziano soggetto, che rimaneva piantonato dai militari presso il nosocomio pavese.

L’ipotesi investigativa ed il relativo quadro probatorio sono ora al vaglio della Procura della Repubblica di Pavia, che valuterà i provvedimenti da adottare.

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