Cardiologia, luci giù per l'estate
(e letti in Terapia Intensiva)
Il timore è casomai spostato sul mese di settembre, così come il focus: Cardiologia riaprirà regolarmente dopo questo “esperimento” per tenere vivo il reparto e assieme anche il Pronto Soccorso, perché altrimenti venendo meno Cardiologia non potrebbe essere garantita nemmeno la cosiddetta emergenza urgenza?
Le foto delle luci spente hanno subito messo in allarme chi le ha viste sui social e hanno rimandato con la memoria alla chiusura del Punto Nascite dell’ospedale Oglio Po, risalente al 2018. Certo, la situazione non è delle migliori quando un reparto chiude, ma va precisato che al momento si parla di una chiusura “pro tempore”, legata cioè al periodo estivo.
Parliamo ovviamente del reparto di Cardiologia, con i quattro posti letto che vengono spostati nel reparto di Terapia Intensiva, per la precisione in Unità Coronarica, per consentire un turn-over collegato anche alle ferie estive dei medici del reparto. Di fatto una scelta obbligata per concentrare il (poco) personale rimasto almeno sulle emergenze.
Dunque se a livello strutturale la Cardiologia è chiusa come “edificio”, ecco che il servizio viene garantito almeno per i prossimi mesi estivi nei quattro posti letto (gli stessi già presenti prima) che hanno traslocato in Terapia Intensiva. Il timore è casomai spostato sul mese di settembre, così come il focus: Cardiologia riaprirà regolarmente dopo questo “esperimento” per tenere vivo il reparto e assieme anche il Pronto Soccorso, perché altrimenti venendo meno Cardiologia non potrebbe essere garantita nemmeno la cosiddetta emergenza urgenza? Oppure quelle luci resteranno spente ancora?
Le rassicurazioni di ASST Cremona ci sono state: l’importante sarebbe trovare ora anche “materiale umano”, ossia medici che garantiscano turnazioni più umane e dunque un servizio meglio distribuito tra i medici stessi. Altrimenti, a forza di tirare la corda, potrebbe spezzarsi presto…
G.G.