Cronaca

Parco di via Italia e scalinata
rimesse a nuovo dai volontari

Ieri è stata portata a termine un'altra piccola operazione importante. Lo hanno fatto cittadini che abbiamo visto col sorriso. Convinti - e con qualche ragione - di essere col loro impegno e a loro visione dalla parte giusta

Mancava solo il capomastro Daniele Fortunati, a casa in malattia. Ma c’erano una ventina di volontari. E si è fatto quello che si è potuto, ed è davvero tanto. Un’intera giornata dedicata alla sistemazione del parco di via Italia e – dopo aver ottenuto l’autorizzazione a procedere da AIPO – anche della scalinata che da via Giordano Bruno sale sull’argime maestro. Qualche pittura ce l’ha messa il comune, qualcosa d’altro è stato acquistato direttamente dai volontari che da anni si occupano del parco, il generatore di corrente lo ha prestato la Protezione Civile le Aquile di San Giovanni in Croce. Due turni, uno mattutino ed uno pomeridiano, per dare una rinfrescata alla casetta del bookcrossing, per pulire e ritinteggiare le casette degli elfi, per dare un colpettino agli altri arredi e giochi per bambini e infine, nel pomeriggio, la scalinata, ridipinta sia nella parte in cemento che nella ringhiera.

Il primo guerrilla parking (si chiama così l’iniziativa di volontari privati per sistemare un bene pubblico) fu fatto ben dieci anni fa. E dopo 10 anni c’è ancora chi decide di prendersi cura del luogo in cui vive. Sono genitori, alcuni ambientalisti o semplici sostenitori dell’importanza della tutela del bene pubblico. Sono gli instancabili ragazzi della Santa Federici che – impegnati una volta alla settimana a tenere aperto il bookcrossing – non si tirano mai indietro quando c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare. Sono un manipolo di stracciasfere e cani sciolti, che oltre alle parole sono abituati a metterci sempre i fatti.

I fatti: il parco di via Italia è l’unico parco degno di tal nome, curato, manutenuto, seguito con attenzione da privati cittadini. Basta farsi un giro per gli altri parchi della città per vedere la sostanziale differenza. E per vedere quanta gente frequenti luoghi dove si tutela la cosa pubblica. Merito di chi se ne prende cura, merito di un gruppo di cittadini sempre scarsamente considerati dalla politica (di destra e di sinistra, senza eccezioni), merito delle scuole e della Santa, di tutti quei ragazzi e di quegli educatori che credono che un’altra città è possibile.

É stata – spiega Giancarlo Simoniuna lunga giornata. Ringrazio la ventina di persone che si sono avvicendate nei due turni del mattino e pomeriggio. Siamo riusciti a fare quasi tutto. Ringrazio anche il Comune che ci ha fornito il materiale, Maurizio Stradiotti delle Aquile che ci ha prestato il generatore di corrente, l’Ing. La Montagna dell’Aipo per la collaborazione e assistenza per la scalinata. La Santa Federici con Graziella Aroldi e i ragazzi/e che hanno pulito e pitturato le casette. Francesco Lunardini, Michele Il Mic Marchini con le rispettive mogli, Daniele Fortunati che da remoto ci ha guidato negli interventi, Daniela Ferrari e Silvia Cocchi gli angeli della scalinata sempre presenti, Giovanna Anversa, Cinzia di via Baldesio insieme ad un altro papà, mia moglie Giuliana Mori, e tutti gli altri genitori che si sono uniti a noi. E ringrazio anche tutte le persone che in questi dieci anni hanno di volta in volta partecipato permettendo al luogo di diventare sempre più bello“.

Ieri è stata portata a termine un’altra piccola operazione importante. Lo hanno fatto cittadini che abbiamo visto col sorriso. Convinti – e con qualche ragione – di essere col loro impegno e a loro visione dalla parte giusta.

N.C.

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