Venetia Picciola, applausi
anche per la seconda edizione
Un'occasione unica per gli studenti di accostare un repertorio raro, di alta qualità musicale e di grande interesse culturale, strettamente legato alla tradizione musicale del nostro territorio e ricco di influenze sulla musica del tempo. GUARDA LA FOTOGALLERY
Si è concluso lo scorso sabato, 20 maggio, nel Teatro comunale di Casalmaggiore, il “Venetia Picciola Festival”, rassegna di musica barocca, diretta da Giuseppe Romanetti, nata per iniziativa dell’Associazione “Amici del Casalmaggiore International Festival”, con la collaborazione del Comune di Casalmaggiore e del Comune di Sabbioneta, e il sostegno di Fondazione Cariplo, allo scopo di recuperare alla viva pratica musicale e all’ascolto le opere più significative prodotte dalla cultura musicale casalasca e del territorio circostante tra Seicento e Settecento.
Il concerto serale, affidato alla “Compagna de Violini” diretta da Alessandro Ciccolini, è stato preceduto da una significativa anteprima. Grazie alla disponibilità della Dirigente Dott. Daniela Romoli, si è potuto infatti riprendere una tradizione interrotta a causa della pandemia: due classi dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Giovanni Romani”, la 3A del Liceo Linguistico e la 3A dell’Istituto Professionale servizi per la sanità e l’assistenza sociale, guidate dalle professoresse Monica Vezzosi e Monica Bovis, la mattina di sabato, nel Teatro Comunale, hanno partecipato a una lezione-concerto condotta dal Maestro Alessandro Ciccolini, docente di violino barocco presso il Conservatorio di Parma, e dal Direttore della Biblioteca Civica, Vittorio Rizzi.
Ha coordinato l’iniziativa la professoressa Luisa Bellini, ex docente dell’Istituto, in continuità con le attività didattiche di educazione all’ascolto della musica d’arte organizzate negli anni scorsi dagli “Amici del Casalmaggiore International Festival” in collaborazione col Comune e il Polo Romani.
La lezione ha visto l’esecuzione di alcune musiche per violino e orchestra del musicista casalasco Andrea Zani (Casalmaggiore, 1696-1757), presentate e commentate: un’occasione unica per gli studenti di accostare un repertorio raro, di alta qualità musicale e di grande interesse culturale, strettamente legato alla tradizione musicale del nostro territorio e ricco di influenze sulla musica del tempo. Un modo originale per constatare sensibilmente i legami che, nel Settecento, univano la cultura locale alle grandi esperienze europee.
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