Pagliari e gli alluvionati:
"Lavoro spesso qui, ora aiutiamoli"
"Abbiamo 12mila sfollati che vengono aiutati da chi invece, sempre nella stessa città, è stato più fortunato. E’ una bellissima testimonianza di solidarietà. Noi possiamo dare una mano, portando materiale che consenta di intervenire celermente. L’alluvione non si batte a mani nude”.
Di alluvioni è purtroppo esperto, avendone vissute due in prima persona, prima ad Aulla e poi in Liguria. Anche per la professione che fa, che gli consente di trovare in poco tempo materiale utile in questi casi, Luigi Pagliari, consigliere comunale di Piadena Drizzona, si è messo a disposizione ed è stato contattato in particolare da alcune aziende di Faenza, con cui ha agganci per lavoro.
“Mi è stato spiegato che l’alluvione sta creando parecchi problemi anche alla stessa Protezione Civile per la mancanza, per così dire, della materia prima: parliamo di stivali, di scoponi e di spingiacqua: in totale ne abbiamo già portati in Emilia Romagna, e per la precisione nella zona di Faenza dalla quale vengono poi dislocati, all’incirca 850 ma non bastano ancora” racconta Pagliari.
Lo stesso si è reso disponibile per essere contattato, affinché chiunque voglia donare questi particolari strumenti lo faccia tramite Pagliari, che si è preso la briga di portarli poi sul posto per dare una mano agli alluvionati. “Rispetto ad altre situazioni che ho vissuto – spiega Pagliari – qui c’è una città, Faenza, divisa a metà. Abbiamo 12mila sfollati che vengono aiutati da chi invece, sempre nella stessa città, è stato più fortunato. E’ una bellissima testimonianza di solidarietà. Noi possiamo dare una mano, portando materiale che consenta di intervenire celermente. L’alluvione non si batte a mani nude”.
Tra gli episodi uno particolarmente commovente. “Una signora aveva trovato in mezzo al fango una coppa che un parente aveva vinto. Era in cantina. Me l’ha voluta donare: facciamo conto che sia una sorta di ricordo di queste giornate che non dimenticheranno loro e non dimenticherò nemmeno io. Adesso però è importante che qualcuno raccolga l’appello: servono stivali, scoponi e spingiacqua”.
G.G.