Recupero Ex Macello, 5 Stelle
critici: "Operazione mascherata"
"Si fa l’ennesimo bar coi fondi del Pnrr, un nuovo centro sociale per anziani quando ne abbiamo già uno in via Formis, e un campo di bocce che nessuno utilizzerà. E si demolirà un capannone funzionale edificato negli anni Ottanta".
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Il progetto dell’ex Macello ha visto l’approvazione del porgetto esecutivo, ma c’è chi lo contesta. Ad esempio Adamo Manfredi per il Movimento 5 Stelle: «Riteniamo – afferma – che su questa area sarebbe stato utile utilizzare i bandi/fondi per le ristrutturazione degli immobili e non i bandi per la rigenerazione urbana. Si tratta in realtà di una ristrutturazione degli edifici ammalorati mascherata da rigenerazione urbana principalmente per due motivi: uno che è finanziabile al 100% a fondo perduto dal Pnrr, il secondo che è più agevole vincere il bando. In questo modo però si è rinunciato ad utilizzare le risorse dal Pnrr per le ciclabili come fatto da tutti i comuni del circondario (Gussola, Martignana di Po, Scandolara Ravara, San Giovanni in Croce…), ciclabili che mancano da Agoiolo-Vicobellignano-Martignana, o da Vicomocano a Casalbellotto. Oppure si sarebbe potuto pensare al rifacimento della ciclabile che va da Vicobellignano alle scuole Medie che è in stato pietoso: solo buche su buche, avvallamenti ed erba che cresce».
«Quanto alla dicitura “rigenerazione urbana” che serve solo a vincere il bando – prosegue Manfredi -, sappiamo che questa amministrazione non è in grado di gestire le aree verdi, basta vedere lo stato di conservazione del parco Golena de Po e gli altri parchi cittadini: non fanno altro che esternalizzare la tenuta del verde con pessimi risultati. Inoltre le aree picnic e giochi bimbi sono di fianco al traffico dell’asolaia, e alle spalle hanno il parcheggio dei mezzi della nettezza urbana; si fa l’ennesimo bar coi fondi del Pnrr, un nuovo centro sociale per anziani quando ne abbiamo già uno in via Formis, e un campo di bocce che nessuno utilizzerà. E si demolirà un capannone funzionale edificato negli anni Ottanta. I Comuni con oltre 15mila abitanti possono chiedere un contributo del Pnrr fino a 5 milioni a fondo perduto, ma qui si spendono tanti soldi senza che la vita reale dei cittadini abbia alcun beneficio».
V.R.