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“Nessun rischio per la potabilità e la sicurezza dell’acqua distribuita dagli acquedotti della provincia di Cremona e nemmeno per la salute delle persone, che possono continuare a bere l’acqua del rubinetto che arriva nelle nostre case e che è anche disponibile in tutti i punti di erogazione pubblici, come le fontanelle e le case dell’acqua” – dichiara il Presidente di Padania Acque Cristian Chizzoli.
In merito ai dati pubblicati da Greenpeace, Padania Acque, in qualità di gestore unico del Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona, intende innanzitutto rassicurare i cittadini, fugando qualsiasi sospetto o dubbio circa la sicurezza e la qualità dell’acqua di rete e, inoltre, ritiene opportuno fare chiarezza relativamente ai seguenti aspetti:
“Il laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche di Padania Acque, accreditato da ACCREDIA fin dal 1999 secondo la UNI EN ISO/IEC 17025, effettua controlli rigorosi e costanti” conclude l’Amministratore Delegato Alessandro Lanfranchi. “Dall’inizio del corrente anno sono stati effettuati 72 campionamenti per la ricerca dei PFAS sugli acquedotti gestiti in tutto il territorio provinciale senza riscontrare alcun superamento dei futuri limiti nelle acque di rete. Il rischio legato alla presenza di queste ed altre sostanze inquinanti è comunque sempre valutato preventivamente attraverso l’adozione di Piani di Sicurezza dell’Acqua per la valutazione e la gestione del rischio di tutta la filiera idropotabile, dalla captazione all’utente finale, al fine di garantire la protezione delle risorse idriche e la riduzione di potenziali pericoli per la salute nell’acqua destinata al consumo umano. A ulteriore garanzia dell’impegno sistematico di Padania Acque nella gestione della sicurezza alimentare dell’acqua potabile, si ricorda che la società è certificata ISO 22000:2018”.
redazione@oglioponews.it