Danza inclusiva: Luisa Sartori e
i ragazzi della Santa ai nazionali!
Luisa non è solo un coach, una trainer o una insegnante sportiva, è una guida e un educatore; da anni prende a cuore la vita di altri e lavora per rendergliela migliore
Una bella e importante notizia quella che ci arriva da Luisa Sartori. Il 30 aprile, al palazzo dello sport di Sirmione, si sono svolti i campionati regionali di danza inclusiva a cui ha partecipato coi ragazzi della Santa Federici. Li preparava da ottobre ed hanno portato sul palco due coreografie: una di step, contenente non pochi virtuosismi e difficoltà, e una di aero-dance conquistando rispettivamente un secondo e un terzo posto, qualificandosi così per le nazionali che si svolgeranno a Firenze in Ottobre.
Durante l’esibizione di step la giuria si è alzata in piedi mentre il pubblico batteva le mani, un’ulteriore carica per i ragazzi che hanno eseguito con ancora più convinzione ed entusiasmo il pezzo. Magia della musica, della danza, del palcoscenico, dello stare insieme, magia di una insegnante che instancabilmente e da anni divora le sue giornate mettendosi a disposizione e magia dei ragazzi della Santa, lasciatecelo dire, una vera forza della natura.
Luisa non è solo un coach, una trainer o una insegnante sportiva, è una guida e un educatore; da anni prende a cuore la vita di altri e lavora per rendergliela migliore. Sono un grande risultato queste due medaglie e lo sono per i ragazzi principalmente che vedono premiati i loro sforzi, medaglie che accrescono l ‘autostima e la sicurezza in loro stessi.
” Perché ci vuole orecchio / Bisogna averlo tutto / Anzi parecchio / Per fare certe cose / Ci vuole orecchio!” Per dirla alla Jannacci e prendendo l’orecchio a metafora della sensibilità sia artistica che emotiva, possiamo dire appunto che Luisa di orecchio ne ha … anzi parecchio. Cogliamo l’occasione per ricordare che il 10 giugno in teatro e il 9 luglio in piazza Garibaldi, DAAS e Santa Federici porteranno in scena FRAGILI COME LA TERRA che ha per tema il rispetto per il pianeta e la natura, argomento caldissimo che sta preoccupando scienziati di tutto il mondo. L’intento è quello di mettere a nudo la fragilità della terra e quella dell’uomo che troppo spesso dimentica di trattare come si deve il pianeta in cui passa la vita.
Negli anni abbiamo visto Luisa riempire il vaso dei suoi spettacoli di contenuti importanti quali l’amicizia, l’amore, l’inclusione, le donne, il rispetto, l’accettazione rappresentati attraverso l’espressione del corpo e con l’aiuto della musica. Il 2023 è l’anno della terra e del suo minuscolo, fragile e spesso ingrato abitante che pare avere scordato che dalla salute dello splendido luogo che abita dipende anche la sua: depotenziare la forza della natura non fa altro che aumentare la fragilità umana.
Giovanna Anversa