Cronaca

Fausta Ghezzi, prof d'inglese:
il più dolce ricordo di Arianna

“La Professoressa Ghezzi fu per noi un grande stimolo e un grande esempio di cultura e saggezza. In gioventù aveva vissuto un periodo in Inghilterra così oltre all’amore per la lingua inglese, aveva portato con sé le tendenze e l’apertura nei confronti del nuovo"

I never teach my pupils, I only attempt to provide the conditions in which they can learn. (A. Einstein)

Scivolare nei ricordi e farsi prendere dalla malinconia è un attimo quando se ne vanno persone che sono state importanti figure di riferimento, persone a cui si rimane legati per affetto e gratitudine per tutta la vita. Fausta Ghezzi fu una di questa, una insegnante che in verità fu molto più di questo. Ne traccia un profilo accorato Arianna Novelli che fu sua alunna alle medie.

La Professoressa Ghezzi fu per noi un grande stimolo e un grande esempio di cultura e saggezza. In gioventù aveva vissuto un periodo in Inghilterra così oltre all’amore per la lingua inglese, aveva portato con sé le tendenze e l’apertura nei confronti del nuovo di cui anche qui si iniziava a sentire il profumo, gli anni erano i favolosi ’60 e ‘70. Donna estremamente intelligente, entrava in classe col suo solare e squillante Good Morning, i suoi abiti colorati, i bracciali e le collane stile freak, il bellissimo taglio corto, che metteva in risalto un viso aperto, vivace e sapiente. Era una donna moderna ed esuberante e lo era anche nell’insegnamento: posso dire di avere imparato e amato la lingua inglese grazie a lei, dopo di lei più nessuno e ancora oggi vivo di rendita. L’inglese imparato con le canzoni, gli autori recitando e interpretando le loro opere, le emozioni della musica, del teatro e della parola permisero a noi ragazzi di abbracciare una cultura ampia e completa, di metterci in gioco, di conoscere e di dibattere. Lei, donna colta, sportiva, bravissima tennista, assolutamente libera nel pensiero, faceva sì che anche noi lo fossimo, che avessimo idee e opinioni nostre, ci invogliava a leggere e studiare semplicemente stimolando la nostra curiosità e sensibilità. La lingua inglese divenne quindi piacere e soddisfazione e non noia e sforzo. Fausta Ghezzi non fu la sola a lasciare tanto a noi ragazzi, la fortuna volle che fosse nostra insegnante anche la professoressa Augusta Arisi, altro caposaldo per la nostra formazione: due amiche, due donne brillanti, acute, dotate e preparate, due educatrici fini e raffinate che han messo in moto cuore e cervello di noi giovanissimi pupils. Ricordarle è un piacere enorme, tanta è la fortuna che abbiamo avuto, triste invece la loro assenza e il vuoto che hanno lasciato”.

Rubiamo questa la bellissima foto di Fausta dalla pagina facebook di un’altra insegnante storica, Celeste Aroldi che la ricorda come un’amica brillante e fantastica, un’amica per sempre! Forse il PERSEMPRE è proprio questo, ciò che di bello e profondo le persone lasciano, che passando di generazione in generazione, diventa immortale.

Giovanna Anversa

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