Politica

Sabbioneta e il mal di pancia
Gal Oglio Po: le reazioni

Torchio tende la mano a Pasquali ("continuiamo a lavorare insieme") ma il sindaco di Sabbioneta, "costretto" a rimanere nel vecchio Gal, chiede un cambio di passo.

Sabbioneta è ancora nel Gal Oglio Po. Ma probabilmente lo è abbastanza controvoglia, se è vero che un mese fa la volontà era di entrare con i “cugini” del Gal Terre del Po. A spiegare i motivi del dietrofront è il sindaco Marco Pasquali. “Le volontà della Amministrazione Comunale di Sabbioneta erano chiare e non sono cambiate. C’è chi ha deciso che le volontà di una Amministrazione legittimamente eletta valgono meno di regole societarie (il rischio infatti era di dover intentare una causa legale lunga e pericolosa, ndr). Ne prendiamo atto e ci chiediamo se chi ha approvato anni fa quello statuto sapesse cosa approvava davvero, vincolando fino al 2050 le scelte strategiche territoriali alle decisioni di una società anziché esserne ideatore come ente pubblico. Che a Sabbioneta stia stretto, oggi, questo assetto territoriale è evidente a tutti. Si è finalmente aperto un dialogo importante con Regione Lombardia e con tutti gli altri attori importanti del territorio. Siamo comunque felici che grazie a queste nostre azioni si vada verso il finanziamento di tutti i GAL e speriamo si apra una vera riflessione, anche critica, all’interno di certo sistemi”.

Insomma un “rinnovo” che ha creato non pochi mal di pancia in seno all’amministrazione sabbionetana. Ma che viene accolto con favore dai due consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Marco Carra. “Siamo contenti abbia prevalso il buon senso da parte del comune di Sabbioneta, anche di fronte al rischio giuridico del caso, rispetto alla decisione di uscire dal Gal Oglio Po, precedentemente intrapresa. Al di là degli aspetti giuridici ciò che è prioritario è l’unità territoriale, necessaria per garantire progetti avviati e in corso. C’è poi un tema più politico: il territorio casalasco-viadanese non può permettersi il lusso della divisione. La recente perdita del consigliere regionale casalasco limita ulteriormente la rappresentanza di questo territorio e, quindi, la sua voce. Se poi prevalgono le divisioni al proprio interno, è finita. Da qui serve garantire prima di tutto unità di intenti per affrontare le tante necessità di questo territorio. Necessità di cui ci facciamo pienamente carico, come fatto in questi 5 anni, e che garantiamo di rappresentare. Basta pasticci e pasticciacci. Ci si concentri sul da farsi, con serietà, e sulla costruzione di una forte unità territoriale, condizione necessaria per “contare” e uscire dell’isolamento”.

Dice la sua sul tema anche il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, già presidente del Gal Oglio Po e dunque senza dubbio legato a questo gruppo di azione locale. Da parte sua un pensiero conciliante. “Mi legano al Comune ed al Sindaco di Sabbioneta, l’attuale ed i suoi predecessori, solidi rapporti amministrativi. Marco Pasquali ha evidenziato più volte la necessità di rafforzare un contesto di alleanze territoriali importanti, non solo a livello di città Unesco, con Mantova e Cremona, in particolare, ma con tutto il territorio. Più volte ho convenuto con lui sulla necessità, colta fin dai tempi del Comitato Sanitario di Zona (CSZ) e dell’Ussl 50-52 (Casalasco-Viadanese), di definire un ruolo centrale ed unificante per tutto il territorio, e questo “ab immemorabilis” e comunque dal tempo di Vespasiano Gonzaga.”.

“D’altra parte – prosegue Torchio parlando dal punto di vista storico – da Bozzolo alla contea di Pomponesco per non parlare di Rivarolo, San Martino, Gazzuolo e Commessaggio e fino a Isola e a Vescovato è avvertita la forte radice gonzaghesca, con Sabbioneta capitale della nostra area e bisognerà continuare un lavoro di vera unità territoriale. In questo senso, sia nelle aziende dei servizi che nelle varie realtà amministrative si sono realizzate intese importanti che hanno consentito la presenza del territorio”.

“Anche per quanto riguarda il decentramento universitario del Politecnico a Sabbioneta – concude Torchio – e più in generale la tematica del recupero dei beni culturali e la creazione di un bacino turistico diffuso Bozzolo, dopo il recupero del distretto del commercio, che era saltato, delle mura e di palazzo dei Principi, in atto, è sulla stessa lunghezza d’onda e chiede di essere coinvolto in una proposta unitaria di tutta l’area. D’altra parte il varo a livello regionale di un unico distretto socio sanitario casalasco viadanese e di un piano d’area, che cuba 14 milioni con l’accordo quadro di sviluppo territoriale (AQST) dell’area Oglio Po e Chiese, sono premesse sostanziali e concrete. Penso che con Marco non sarà difficile continuare a ragionare su importanti obbiettivi e cogliere traguardi decisivi”.

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