Cronaca

Raddoppio, il cronoprogramma
Spariranno 28 passaggi a livello

Nel comprensorio Oglio Po sono ben 16, la maggioranza dunque, per la precisione 4 a Bozzolo, 5 a Marcaria, 4 a Piadena Drizzona e 3 a Tornata. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Si avvicina sempre di più il momento in cui, presumibilmente dopo l’estate, verrà allestito il cantiere per il raddoppio ferroviario della Mantova-Cremona-Milano, una delle opere che il territorio aspetta da più tempo, nonché una delle prime da tempo immemore che interessano da vicino anche il comprensorio Oglio Po. In particolare il cantiere interesserà 34 km di binario da Mantova a Piadena Drizzona, dove termina il primo tratto, per il quale i lavori dovranno essere conclusi entro il 2026.

Nel dettaglio, questi sono i tempi: a luglio l’assegnazione dei lavori a una delle tre imprese che hanno partecipato, a novembre l’allestimento del cantiere da 485 milioni di euro, a dicembre il via ai lavori. Come noto da Mantova a Bozzolo non sarà possibile fare passare treni, perché il secondo binario sorgerà ad appena 5 metri e mezzo dall’esistente, dunque non c’è spazio per consentire i traffico regolare. Da Bozzolo a Piadena invece lo spazio vi sarà, perché tra i due binari vi saranno 22 metri e mezzo. Si prevede un innalzamento del piano rotaia di un metro e mezzo, e di due metri, invece nei punti in cui andranno superati fiumi, canali o fossati.
Opere necessarie saranno la realizzazione di due viadotti e due ponti, a Piadena Drizzona per superare il canale Dugale, e a Bozzolo per scavalcare l’Oglio e ancora a Marcaria e Curtatone.

A questo si aggiungono i sottopassi di Bozzolo e Marcaria, con rampe di scale e ascensori e col ripristino dei parcheggi e dei percorsi pedonali per la stazione, ma molto importanti saranno gli interventi alla viabilità stradale, necessari a causa dell’eliminazione di 28 passaggi a livello, che porteranno a creare nuove circonvallazioni: nel comprensorio Oglio Po sono ben 16, la maggioranza dunque, per la precisione 4 a Bozzolo, 5 a Marcaria, 4 a Piadena Drizzona e 3 a Tornata. La chiusura del cantiere è prevista a settembre 2026, per rispettare i tempi del finanziamento PNRR: da valutare i servizi sostitutivi per i pendolari, col tema delle merci spostate su strada che rappresenta un altro nodo evidente.

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