Cultura

A Cannes (e poi in sala) il film
di Bellocchio girato a Sabbioneta

L’Italia sarà il primo paese europeo, con l’accordo con la 01 Distribution, a mandare in sala il film, dopo l’anteprima che si lega al 76esimo Festival del cinema di Cannes, al via dal 16 maggio e al quale “Rapito” partecipa. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Se amate il cinema, e più nello specifico il cinema italiano, allora probabilmente in sala sareste andati ugualmente, perché Marco Bellocchio resta uno dei registi di casa nostra più ispirati e perché in questo caso ha ripreso materiale sul quale intendeva già lavorare in passato anche Steven Spielberg.

Se però siete residenti nel comprensorio Oglio Po, ecco che avete un motivo in più per andare al cinema. Perché “Rapito”, questo il titolo dell’ultima opera di Bellocchio, è stata girata anche a Roccabianca, provincia di Parma subito dopo il ponte di San Daniele Po, e Sabbioneta, che nella finzione cinematografica è divenuta una piccola Bologna di metà Ottocento.

Avevamo seguito, un’estate fa, le riprese, assolutamente blindate durante i ciak, ma dove è stato possibile comunque fissare per sempre le scenografie, e ora sappiamo che c’è una data di uscita del film, previsto in Italia per il prossimo 25 maggio. L’Italia sarà il primo paese europeo, con l’accordo con la 01 Distribution, a mandare in sala il film, dopo l’anteprima che si lega al 76esimo Festival del cinema di Cannes, al via dal 16 maggio e al quale “Rapito” partecipa.

Manca poco insomma per rivivere una storia inquietante e decisamente poco sana, quella del bimbo ebreo Edgardo Mortara, rapito nel 1858 alla sua famiglia bolognese e portato in Vaticano all’età di soli 7 anni, per volere del papa Pio IX. Così verrà educato alla fede cattolica nella Roma pontifica, con la lotta dei genitori per ritrovarlo, aiutati in questo dall’opinione pubblica insofferente verso il potere temporale della Chiesa. Materiale al quale aveva lavorato inizialmente anche Spielberg una quindicina di anni fa, salvo poi abbandonare il progetto. Che ora vede la luce con Bellocchio. Portando in sala squarci di casa nostra.

G.G.

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