Arte

Al bijou NARRATRAME. I vezzi di
Silvia Pichi e Fernando Masone

Foto: Paolo Gebri

È stata inaugurata nei giorni scorsi “NARRATRAME. I vezzi di Silvia Pichi e Fernando Masone”, la nuova proposta espositiva del Museo del Bijou di Casalmaggiore, che continua e potenzia un percorso di valorizzazione del gioiello contemporaneo che da anni, nella vita del museo, si sposa con la ricerca storica legata alla produzione locale di bigiotteria. “Dopo la mostra sulle acquasantiere domestiche (prodotte in materiale plastico anche dal Fabbricone) che ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico, eccoci a presentare splendidi monili in carta-cotone, frutto di sapiente artigianalità e visionaria arte di cui sono depositari Masone e Pichi: stupiscono, affascinano, conquistano con la loro straordinaria unicità”: con queste parole ha aperto l’evento l’Assessore alla Cultura Marco Micolo. Al suo intervento si sono uniti quelli del conservatore del Museo del Bijou Letizia Frigerio, della storica e critica del gioiello Lia Lenti (che ha firmato un saggio del catalogo e che è fra gli autori del “Dizionario del gioiello italiano del XIX e XX secolo”, che cita ampiamente il museo di Casalmaggiore), e dei due protagonisti di Narratrame, ovvero Fernando Masone, già amico del museo dal 2013, quando espose i suoi “Gioielli da leggere”, e Silvia Pichi, che ha coinvolto il pubblico presente all’inaugurazione donando una delle iconiche spille del marchio a chi voleva unire una parola, “un concetto, un’idea”, al valore della condivisione di storie: narra-trame, appunto. All’evento inaugurale, sfilando fra il pubblico, indossavano i vezzi (perle, collane, in uno dei tanti significati del termine) Luisa Benasi, Simona Bresciani, Martina Gaggio, Monica Poli, Giada Riva, Brunella Sansoni, Mariangela Schiassi e Giorgia Tonghini. Tra i tanti presenti, giunti da Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Veneto…, anche il direttore di VeGal Agenzia di Sviluppo del Veneto Orientale Giancarlo Pegoraro e il titolare di Arti Grafiche Castello di Viadana Massimo Bini, che con Elisabetta Zangelmi ha curato la stampa del catalogo della mostra per la grafica di FarinaDesign; hanno collaborato all’inaugurazione la social media manager Sara Benetti, il fotografo Paolo Gebri, i volontari del museo Marina Mentoni, Fiorello Ferrante, Rebecca Bariselli, Elisabetta Ghidini, e naturalmente il presidente dell’Associazione Amici del Museo del Bijou Paolo Zani. La giornata si è conclusa con una cena tipicamente locale presso Corte Bondeno a Sabbioneta. “Anche con eventi come questi – commenta il conservatore Letizia Frigerio – si potenzia l’attrattività turistica di Casalmaggiore: molti dei presenti all’inaugurazione hanno soggiornato per una o più notti nelle strutture ricettive della città, ed hanno potuto ammirare le unicità di arte e natura di cui siamo circondati: il Museo del Bijou può e deve essere un importante strumento per valorizzare il nostro straordinario territorio”.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...