25 aprile, "guai a dividersi:
restiamo degni della Storia"
Roseghini e Bongiovanni hanno avanzato un appello all’Unità. “Se continuiamo a vedere il 25 aprile come una festa divisiva, non abbiamo capito lo scopo di chi, combattendo, lo ha fatto per liberare una Nazione intera” ha detto Bongiovanni. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL VIDEO DEGLI INTERVENTI
Un 25 aprile che non può essere divisivo, per non tradire lo spirito dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale. Questo il succo della manifestazione organizzata, da tradizione, a Casalmaggiore, col corteo partito dalla Casa del Mutilato e giunto fino a piazza Garibaldi: in mezzo la messa in suffragio ai Caduti a San Francesco, il saluto agli ospiti della Rsa Busi (ormai una tradizione: commovente fu in particolare la sosta in piena pandemia da Covid 19), la sosta al Monumento ai Caduti della Resistenza in via Favagrossa con l’alzabandiera, al Monumento ai Caduti d’Europa in via Saffi e alla Lapide ai Caduti sotto il Municipio.
Infine, appunto, i discorsi in piazza Garibaldi con gli interventi del sindaco Filippo Bongiovanni, del presidente di ANPI Giancarlo Roseghini e di Jago Canova, studente dell’Itis al Romani di Casalmaggiore, che ha sottolineato il valore della Costituzione. A parlare per la prima volta dal palco è stato anche Vincenzo De Salvo, capogruppo dell’Associazione Alpini di Casalmaggiore. Quest’ultimo, associando il tema della libertà alle guerre in corso, ha sottolineato come quest’anno più che mai il 25 aprile sia una festa necessaria per riflettere e capire.
A scandire la giornata, immancabile, la musica della Banda Estudiantina, accompagnata anche dal Gruppo Armi e Bandiere dei Bersaglieri di Casalmaggiore. In particolare al Monumento di via Saffi (dove si trova il cannone) sono stati apposti due cartelli che citano Sandro Pertini e Papa Francesco: “Si svuotino gli arsenali” e “Si colmino i granai”, messaggi più che mai attuali vista la situazione in Ucraina, in Sudan ma anche in altre parti del mondo dove la guerra infuria. Roseghini nel suo messaggio ha ricordato i partigiani Caduti e tutti coloro che hanno lavorato anche per la “causa della Resistenza”, pur senza viverla direttamente in alcuni casi ma consentendo di tenerla viva nella storia.
QUI SOTTO I DISCORSI INTEGRALI IN PIAZZA GARIBALDI
Roseghini e Bongiovanni hanno avanzato un appello all’Unità. “Se continuiamo a vedere il 25 aprile come una festa divisiva, non abbiamo capito lo scopo di chi, combattendo, lo ha fatto per liberare una Nazione intera” ha detto Bongiovanni. “Nella Resistenza – ha sottolineato Roseghini – hanno trovato spazio monarchici, anarchici, liberali, comunisti, azionisti, socialisti, cattolici: tutti quelli che credevano nella libertà. Cerchiamo di essere degni di questa storia”.
redazione@oglioponews.it (video e foto Alessandro Osti)