Politica

Bongiovanni, ore decisive
E per ora nessuno si sbilancia

Resta da capire quale sarà la decisione della Giunta per le Elezioni, che si dovrebbe pronunciare tra mercoledì e giovedì, dando comunque poi il tempo (che scadrebbe il 24 aprile) a Bongiovanni di optare, qualora fosse davvero considerato ineleggibile, restando sindaco di Casalmaggiore. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

La legge che fa tremare Filippo Bongiovanni è la numero 31 del 2016. Una legge che prevede che siano ineleggibili a consiglieri regionali i componenti degli organi di gestione degli enti del sistema regionale. E il Consorzio di Bonifica del Navarolo è un ente che fa parte di questo sistema.

Bongiovanni spera che la differenza possa essere fatta da quelle 24 ore intercorse tra la sua candidatura alle Regionali, che risale al 10 gennaio, e il primo Cda effettivo del Navarolo, dove Bongiovanni formalmente è entrato in scena quale rappresentante dei sindaci, che risale all’11 gennaio.

La strada è in salita, o meglio c’è incertezza, tanto che anche Simone Bossi, segretario provinciale, non si pronuncia, limitandosi a manifestare la sua speranza affinché Bongiovanni rimanga in seno al consiglio perché – come spiega – “se lo merita per il lavoro svolto e per i voti effettivamente raccolti”. Una manifestazione di stima che in sé non basta a superare il cavillo burocratico. Bongiovanni avrebbe dovuto dimettersi dalla carica “incriminata” entro il 14 gennaio 2023.

C’è un precedente che risale al 2018: un altro leghista Flavio Nogara era componente del Cda di Ferrovie Nord. E poi importa che la mano regionale sia più pesante, in termini di controllo, su Ferrovie Nord che non sul Navarolo: la legge fa distinzioni minime in tal senso e forse non sufficienti. Resta da capire quale sarà la decisione della Giunta per le Elezioni, che si dovrebbe pronunciare tra mercoledì e giovedì, dando comunque poi il tempo (che scadrebbe il 24 aprile) a Bongiovanni di optare, qualora fosse davvero considerato ineleggibile, restando sindaco di Casalmaggiore.

Dal canto suo Riccardo Vitari, che sarebbe ripescato in caso di ineleggibilità di Bongiovanni, preferisce non commentare. Tutti insomma sembrano aspettare la pronuncia della Giunta per le Elezioni, che ha chiaramente l’ultima parola.

Giovanni Gardani

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