Arte

Asola, museo Bellini, la fragilità
e la forza di Cinzia Zanellini

La simbiosi con gli animali e la connessione con essi diventano simbolo di uno stato d’animo, nonché di una metamorfosi. Attraverso le sue figure femminili, Cinzia analizza l’universo delle fragilità e della forza delle donne

Dal 16 aprile al 14 maggio 2023 presso la Galleria del  Museo civico “G. Bellini” Infinito d’arte, esposizione a cura di Cinzia Zanellini. Vernissage 16 aprile ore 16.00, presentazione a cura di Mara Isolani.

Cinzia Zanellini, nasce a Mantova il 29 gennaio 1963, lavora per anni nel campo odontoiatrico, dedicandosi nel tempo libero all’arte, passione che l’ispira sin dall’infanzia, giungendo a padroneggiare e coltivarne la sua massima espressione artistica: la pittura.

Nelle sue opere, Cinzia indaga l’esistenza umana nelle sue espressioni estetiche mutevoli e cangianti, coniugando il mondo animale alla bellezza del corpo femminile con tratti pittorici sicuri, tecnicamente curati e assolutamente originali. L’ispirazione naturalistica proviene da vent’anni di carriera agonistica nel mondo dell’equitazione, da cui derivano i continui richiami simbolistici tra il mondo animale e l’essenza della figura umana.

La simbiosi con gli animali e la connessione con essi diventano simbolo di uno stato d’animo, nonché di una metamorfosi. Attraverso le sue figure femminili, Cinzia analizza l’universo delle fragilità e della forza delle donne. Ogni personaggio ritratto sembra avere una via d’uscita: grazie ai suoi colori vivaci riesce a donare una speranza e un senso d’amore, insegnandoci come possiamo rinascere ogni giorno, cercando quello spiraglio di luce che va oltre l’ombra intrinseca nel genere umano.

Cinzia non suggerisce risposte, solo propone confronti e ricerca, quelli che hanno caratterizzato da sempre caratterizzano la sua crescita personale e il suo cammino artistico.

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