Alberi in cammino, anteprima del
Festival della Lentezza a Colorno
Sarà uno spettacolo coinvolgente, a cui si potrà partecipare gratuitamente prenotando a questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-verso-gli-alberi-madre-anteprima-festival-della-lentezza-609425406797
L’armonia dei suoni e dei passi nel bosco fa da scenografia alle note del violoncello e al concerto poetico delle parole il 7 maggio 2023 per l’anteprima della 3° edizione di Alberi in Cammino, progetto di Gabriele Parrillo con cui l’Associazione Comuni Virtuosi, la Regione Emilia Romagna e il Festival della Lentezza promuovono la riscoperta delle meraviglie dell’Appennino, giganti secolari dalle folte chiome in possesso di risposte a domande radicate nell’anima che diventano anche teatri naturali per spettacoli itineranti e rivelatori. “Verso gli alberi madre – radici tronco chioma” è il titolo dell’evento di anteprima che si terrà alle ore 18:00 alla Reggia di Colorno (PR). Nel parco della bellissima residenza nobiliare andrà in scena uno spettacolo itinerante, che tra musica, danza e poesia, renderà omaggio alla natura. Protagonista l’albero di zelkova, una pianta tutelata, occasione per scoprire “l’albero che c’è in noi”. Ci saranno Gabriele Parrillo, regista e interprete di Alberi in cammino, Daniela Savoldi che eseguirà dal vivo le musiche da lei composte e Cora Steinsleger, che ha ideato coreografie e danza. Sarà uno spettacolo coinvolgente, a cui si potrà partecipare gratuitamente prenotando a questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-verso-gli-alberi-madre-anteprima-festival-della-lentezza-609425406797
Gli altri appuntamenti di Alberi in Cammino si svolgeranno poi ad agosto e settembre in diverse località dell’Appennino Tosco-Emiliano e saranno dedicati ognuno ad un albero diverso. I camminatori saranno guidati dai suoni e dalle parole che faranno da eco alle voci del bosco, mentre le note del violoncello condurranno al cospetto dei giganti verdi. I testi spazieranno dai poeti che proprio dall’Appennino hanno tratto ispirazione: come Bertolucci e Caproni, ma anche i grandi classici Ovidio, Shakespeare, Tasso, Hesse, per tornare ai versi della contemporanea Gualtieri, inserendo per ogni albero o sito incontrato una narrazione specifica volta a mescolare i generi, dalla poesia alla prosa, lasciando al pubblico il sapore dell’incanto della natura. Un percorso a tappe, in cui tutte le generazioni potranno ritrovarsi. “Forse l’unica risposta è questa, perdersi nella foresta”, ha scritto il poeta Giorgio Caproni. Un mantra che esprime bene il senso dell’iniziativa, che vuole restituire, attraverso le arti performative ciò che la neurobiologia vegetale nelle sue ultime ricerche attesta: le piante hanno una sensibilità, possiedono un loro alfabeto e si sostengono reciprocamente in una rete che vede gli alberi madre secolari presiedere alla vita dell’intero bosco. «Andiamo dunque nel bosco per ritrovare la nostra capacità di ascoltare – spiega Gabriele Parrillo -, che passa attraverso la percezione del silenzio, del respiro, ascoltare con l’udito, e sentire con tutti i nostri sensi. Aprirci alla percezione, attraverso l’incanto della musica, della danza e della poesia, della dimensione gioiosa, ristoratrice e sacra della natura».
Gabriele Parrillo attore, regista, insegnante accreditato del metodo per liberare la voce naturale Linklater si è diplomato alla Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico.
Sul sito www.lentezza.org è possibile leggere i tantissimi messaggi lasciati dai partecipanti alle edizioni precedenti.
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