Il Po d'Emilia Romagna: itinerari
eventi, natura, storia e cultura
Dal Po e precisamente da Guastalla, passa anche la Via Matildica del Volto Santo, un’occasione per rivivere l’atmosfera del feudo di Matilde di Canossa
L’Emilia del Grande Fiume si svela percorrendo itinerari eclettici che scorrono tra le storie degli abitanti del Po, immergendosi nella cultura, nella cucina tipica, in preziose riserve naturalistiche, da vivere a piedi, in bicicletta e il barca, da punti di vista sempre diversi. Percorsi da creare su misura grazie alle proposte di Visit Emilia, la Terra dello Slow Mix (www.visitemilia.com), che abbraccia il turismo del territorio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia fra natura, cultura ed enogastronomia.
EVENTI – Lungo le rive del Po, il 15 e 16 aprile 2023, a Guastalla (RE) torna Georgica, Festa della terra, delle acque e del lavoro nei campi. Il programma è ricchissimo, tra varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi e sementi, prodotti eno-gastronomici biologici tipici e dimenticati, arte ambientale, vintage, pellegrinaggi, transumanze e navigazioni. Centinaia, inoltre, gli espositori specializzati in vivaismo, artigianato ed enogastronomia.
Alle porte dell’autunno, il fiume si celebra con Padus Mirabilis, festa delle singolarità territoriali del Po e di altre vie d’acqua, il 16 e 17 settembre 2023 alla Sacca di Colorno (PR) scenario unico delle rive del grande fiume, isola del Po in età medievale. Ci saranno incontri e dimostrazioni culinarie, laboratori per adulti e bambini, mostra mercato di frutti, fiori, ortaggi, artigianato e specialità alimentari.
IN BICI LUNGO IL PO – Nella Bassa Parmense, come diceva Giovannino Guareschi, “la bicicletta è più indispensabile delle scarpe”. E oggi sono tanti gli eventi e gli itinerari per immergersi nelle atmosfere del Po su due ruote. A Polesine Parmense, dove il fiume accarezza e arricchisce di sapori l’Antica Corte Pallavicina, sede delle suggestive cantine di stagionatura del Culatello di Zibello, risalenti al 1320 e del Museo del Culatello, si può pedalare lungo gli argini e attraversare la Po Forest, percorso di 2 km che svela la diversa vegetazione e la fauna acquatica costituita da uccelli come il martin pescatore e il cavaliere d’Italia e il bosco fluviale. Il Museo del Culatello è anche una delle tappe della Food Valley Bike, ciclovia che unisce Parma a Busseto seguendo le piste ciclabili e i tracciati paralleli al Grande Fiume per 80 km di natura, sapori e cultura. Lungo questa speciale ciclovia, il 3 giugno 2023 torna l’appuntamento con l’Ingorda, pedalata non competitiva alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche, con numerosi ristori e degustazioni lungo il percorso. Si parte da Parma, cuore della Food Valley, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, territorio di produzione del Parmigiano Reggiano, della pasta e del Prosciutto di Parma, per seguire il versante parmense del fiume Enza e raggiungere Coenzo. Si prosegue verso Mezzani, per esplorare l’Oasi Naturale Parma Morta, preziosa testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura padana. La Food Valley Bike prosegue poi verso Colorno, dove visitare la splendida Reggia di Colorno, e poi in direzione Sissa Trecasali, luogo in cui degustare la rara Spalla Cruda di Palasone e ammirare la Rocca di Sissa.
ITINERARI – Con il progetto “C’era una volta una Goccia” dedicato ai territori del Grande Fiume, che mette insieme 19 comuni che si trovano lungo il Po e nella Riserva MAB UNESCO Po Grande, tra cui quelli che fanno parte delle Terre di Po e dei Gonzaga – www.terredipoedeigonzaga.it – i visitatori hanno la possibilità di creare itinerari su misura alla scoperta del fiume e dei suoi circuiti naturalistici e culturali, da vivere a piedi, in bicicletta, in barca. Tre le iniziative portate avanti, grazie a Visit Emilia, “Discovery Water” ha visto la mappatura dei punti nevralgici da cui avviare la navigazione, noleggiare bici, visitare musei in cui approfondire la storia del fiume.
Tra i centri più significativi della vasta pianura reggiana a ridosso del Po ci sono Gualtieri e Brescello, meta di visite guidate – a partire da Reggio Emilia – in cui è il fiume il protagonista con le sue tradizioni, vicende umane e leggende popolari. Gualtieri è nota per la sua grande piazza rinascimentale su cui affaccia Palazzo Bentivoglio che ospita il Museo del pittore naїf Antonio Ligabue (momentaneamente chiuso per restauri), Brescello è un vero e proprio set a cielo aperto della saga di Don Camillo e Peppone.
Seguendo le loro tracce e i racconti del “Mondo Piccolo” di Guareschi, Visit Emilia propone un itinerario slow nella Food Valley di Giovannino Guareschi, che parte da Piacenza “dove il Po comincia… e fa benissimo”, tra sapori tipici e castelli secolari, come il Castello di San Pietro in Cerro, con il MiM (Museum in Motion) custodito al suo interno, il Museo Etnografico e Acquario del Po nel castello Pallavicino Casali a Monticelli d’Ongina e prosegue sulla Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina, che attraversa i comuni rivieraschi del Fiume Po con le tradizioni e le culture di cui il territorio è permeato, e permette di scoprire le eccellenze gastronomiche tipiche del territorio come il Cacio del Po, i formaggi DOP e i fantastici Salumi Piacentini DOP. E ancora, passando tra borghi, musei e degustazioni in cantine, acetaie e caseifici consacrati a prodotti di culto come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia e il Parmigiano Reggiano, si segue il tratto medio padano del fiume dichiarato Riserva Biosfera Mab UNESCO Po Grande. Tra le tappe, Roncole Verdi, paese natale del maestro Giuseppe Verdi e sede della Casa Archivio Giovannino Guareschi, Fontanelle, luogo di nascita di Guareschi e sede del Museo Il Mondo Piccolo a lui dedicato, Brescello con il Museo Don Camillo e Peppone.
Il Guado di Sigerico – tra i luoghi del cuore FAI – a pochi km da Piacenza, bagnato dalle acque del fiume Po, è la prima tappa sul territorio emiliano della Via Francigena. Una tappa speciale del cammino perché qui è presente l’unico attraversamento fluviale dell’intero percorso (di duemila km per raggiungere Roma). L’attraversamento dalla sponda lombarda a quella emiliana e viceversa è garantita dalla presenza del servizio di Taxi fluviale.
Dal Po e precisamente da Guastalla, passa anche la Via Matildica del Volto Santo, un’occasione per rivivere l’atmosfera del feudo di Matilde di Canossa, da Mantova a Lucca, ovvero dal sangue di Cristo della Chiesa di Sant’Andrea fino al Volto Santo, passando per San Benedetto Po, Luzzara, Guastalla; il cammino è una lenta passeggiata nella vicenda storica di quella che è stata forse l’autentica protagonista femminile del Medioevo.
Un altro itinerario esplora la Val d’Arda, dai vigneti al Po. Un wine tour che tocca le terre del Grande Fiume, a partire da Castell’Arquato, uno dei borghi medievali più belli d’Italia, dove degustare il Monterosso Val d’Arda, per proseguire al Parco di Isola Giarola, un’area naturale modellata dal corso del fiume con un lago situato sulla riva destra, nell’area golenale delimitata dai torrenti Arda, Ongina e dal Cavo Fontana. Altra tappa è Vigoleno e il suo caratteristico Vinsanto.
Per vivere l’Emilia “In bici lungo il Grande Fiume”, c’è un altro itinerario sorprendente: si parte da Lido di Boretto con il Porto Turistico Fluviale Regionale, situato nel tratto centrale del Grande Fiume, che attraversa tutta la regione, per raggiungere Brescello, Polesine Parmense da cui parte un itinerario di 15 km lungo il fiume, e poi il Parco di Isola di Giarola (PC) e Isola Serafini (PC) l’unica abitata del Grande Fiume, la più importante opera di ingegneria idraulica mai realizzata in Italia, consente alle imbarcazioni di proseguire la navigazione fino al delta. Da non perdere l’opportunità di visitare gli impianti di risalita dei pesci (il più grande e complesso passaggio per pesci a bacini successivi mai costruito in Italia).
L’immersione nel paesaggio fluviale è possibile tramite escursioni, oltre che in bicicletta, anche a piedi ed in barca e tramite altre attività organizzate in collaborazione con il Parco Adda Sud. Queste località sono raggiungibili seguendo la Via Po, itinerario cicloturistico di 110 km nel piacentino, che segue l’argine maestro di destra del fiume, lambendo la città di Piacenza: www.cicloviadelpo.it
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