Dosolo il futuro green unisce
scuole, Arma e istituzioni
Sarà ora compito degli alunni prendersi cura delle piante, contribuendo a fare attivamente qualcosa per far crescere il bosco diffuso all’interno dello spazio scolastico.
Nella giornata del 30 Marzo la Scuola Primaria di Dosolo ha accolto una delegazione del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità nell’ambito del Progetto Nazionale di Educazione Ambientale “Un albero per il futuro”, la cui finalità è tutelare il patrimonio inestimabile delle Riserve Naturali Statali e Foreste demaniali.
Una dorsale verde che attraversa idealmente tutto il territorio italiano e che rappresenta un esempio di gestione unitaria di un capitale europeo di biodiversità unico per la sua varietà di habitat. Il plesso ha deciso di cogliere questa sfida, per conoscere i nostri tesori verdi e lasciare un segno nel mondo aumentando il livello italiano di biodiversità e di “verde”: piantare un albero e poi un altro e creare un bosco diffuso, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno in un percorso che aumenti la qualità ambientale. L’ impegno sarà ripagato da un risparmio di anidride carbonica nell’aria: 50mila alberi tratterranno già nei primi 10 anni di vita alcuni milioni di Kg di CO2. Gli alberi, infatti, sono in grado di contrastare efficacemente l’inquinamento atmosferico con un costo decisamente inferiore ad altri rimedi non naturali.
Gli alunni, infilati i guanti da lavoro, hanno messo a dimora le piante con le loro palette colorate, guidati dagli adulti che hanno accompagnato con consigli e suggerimenti questo bella giornata di vita scolastica all’aperto.
Particolarmente intenso è stato il momento della donazione dell’albero di Falcone: grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo, infatti, alcune gemme del famoso Ficus macrophylla, che cresce nei pressi della casa del giudice Falcone assassinato nel 1992 dalla mafia, sono state prelevate e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR).
Il Centro, all’avanguardia in Europa nello studio e conservazione di specie forestali autoctone, è riuscito a riprodurre l’albero, generando piccole piante da donare alle scuole richiedenti. La presenza dell’Albero di Falcone contribuirà a sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’impegno sociale ma anche sull’importanza della salvaguardia ambientale. Alcuni di loro hanno condiviso semplici ma significative riflessioni sul valore della legalità e sulle figure dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
La scuola ha donato un disegno eseguito da un’alunna che ha voluto rappresentare i due magistrati che lavorano insieme e paiono legati da una relazione d’amicizia e di confidenza, spalla contro spalla, con le teste che sembrano toccarsi, uniti dall’idea di sconfiggere la mafia.
Sarà ora compito degli alunni prendersi cura delle piante, contribuendo a fare attivamente qualcosa per far crescere il bosco diffuso all’interno dello spazio scolastico.
Un progetto ambizioso dei Carabinieri, fortemente voluto dalla referente docente Nunzia Seminerio in collaborazione con la coordinatrice del plesso Patrizia Marasi, attivamente supportate dalla Dirigente Scolastica e dal Sindaco del comune di Dosolo, per migliorare la qualità ambientale e acquisire i valori del rispetto dell’ambiente e anche del ruolo che ognuno di noi ha per la salvaguardia della natura con l’arma dell’educazione alla legalità ambientale.
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