Cronaca

Comitato RSA Grassi: "3 euro
in più al giorno, una mazzata"

Tre euro al giorno, per 365 giorni: sono più di mille euro all’anno che 100 famiglie devono sborsare. Non sarebbe più opportuno chiedere un aumento una tantum più contenuto?

E’ il Comitato Famiglie RSA Grassi a scrivere. L’aumento delle rette (3 euro in più al giorno) non è andato giù. “Siamo il Comitato a sostegno degli ospiti dell’istituto geriatrico Carlo Louisa Grassi di Viadana. Un ente che svolge un fondamentale ruolo per tutte le famiglie del comprensorio costrette, per svariate ragioni, ad affidare le cure dei propri cari a strutture come questa, che comporta una scelta affettiva difficile ma, ahinoi, spesso necessaria, accompagnata da uno sforzo economico sempre più gravoso man mano che il tempo e gli eventi si evolvono. Già due anni orsono siamo stati costretti a dover fronteggiare una decisione del CDA dell’istituto, ovvero un aumento sconsiderato sulla retta mensile, in piena pandemia. Solo grazie alla presa di coscienza delle istituzioni locali, sempre interpellate da noi, siamo arrivati ad un punto d’incontro che ha mitigato l’esborso dalle tasche di noi famigliari, anche se alla fine la struttura è riuscita comunque ad ottenere una cospicua cifra derivata dall’intervento del comune di Viadana. Ora, sembra stiamo uscendo da una crisi sanitaria globale ma ci troviamo dentrouna crisi energetica,e nessuno nega quanto sia pesante sulle nostre vite e sulla nostra economia. La decisione di aumentare di 3 euro giornalieri le attuali rette, comunicataci un mese fa tramite lettera, è stata per noi tutti una “mazzata” inaspettata, in quanto ci sembrava aver trovato un compromesso dopo l’ultima esperienza. Aggiungiamo che, da quanto emerge dall’analisi del bilancio post pandemia della struttura, la situazione dei conti appare rosea, quantomeno non necessita di alcuna misura ulteriore da addebitare a chi paga le rette mensili. Come sottolineato all’inizio, siamo tutti coscienti del momento storico particolare, che però ha dimostrato transitorietà e suscettibilità. Non crediamo di doverci sobbarcare totalmente il peso di questo momento. Tre euro al giorno, per 365 giorni: sono più di mille euro all’anno che 100 famiglie devono sborsare. Non sarebbe più opportuno chiedere un aumento una tantum più contenuto? Chiediamo ai lettori: pare equo e ragionevole decidere per interventi permanenti a problemi che invece sono in via di assestamento, se non addirittura di risoluzione? Auspichiamo che alla fine le parti in causa, aiutate dalle amministrazioni locali, possano rivedere certe posizioni così da trovare le condizioni ideali per tutti, soprattutto per i nostri cari ospiti. Un domani chiunque potrebbe aver bisogno di questo aiuto,ma dovrebbe sempre essere una sceltaserena e sostenibile“.

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