Cremona, San Domenico, la chiesa
che non c'è più: sabato al MuVi
Il relatore dell'evento sarà il dott. Adam Ferrari, Ph.D., storico dell’arte originario di Lodi esperto della cultura figurativa cremonese del tardo Cinquecento e degli inizi del Seicento
La Società Storica Viadanese è lieta di annunciare il secondo evento culturale della stagione primaverile, che si terrà sabato primo aprile alle 16,30 nella Sala Saviola del MuVi di Viadana.
Il relatore dell’evento sarà il dott. Adam Ferrari, Ph.D., storico dell’arte originario di Lodi esperto della cultura figurativa cremonese del tardo Cinquecento e degli inizi del Seicento. La sua relazione avrà come oggetto la demolita chiesa di San Domenico a Cremona, la quale, retta dall’Ordine domenicano, fu la sede dell’inquisizione e per questo a partire dal 1868 fu rasa al suolo e i suoi arredi incamerati dall’autorità civile e dalla Diocesi.
Durante la sua presentazione, Ferrari esplorerà la storia e l’arte della chiesa di San Domenico, soffermandosi in particolare sul ruolo svolto dai Domenicani e sulla loro influenza sulla cultura e sulla società cremonese. Inoltre, la relazione fornirà anche una panoramica sull’importanza della chiesa nella storia dell’arte cremonese, in particolare del ruolo del pittore Giovanni Battista Trotti detto Malosso, il principale artefice delle pale degli altari della chiesa. Due di esse furono acquisite da monsignor Antonio Parazzi e collocate nella chiesa viadanese di Santa Maria e San Cristoforo in Castello, creando, insieme ad altre pregevoli opere di artisti mantovani e cremonesi del Rinascimento provenienti da altri luoghi di culto soppressi, una ricca e pregevole quadreria.
La Società Storica Viadanese invita tutti gli appassionati di storia e di arte ad assistere a questo interessante evento culturale. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.
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