L'ultima fatica di Ventura in
corsa per il Premio Campiello
“E’ stato un piacevole "scherzetto" che la casa editrice mi ha comunicato qualche giorno fa. Scherzetto perché non mi ha fatto sapere niente se non a cose fatte, pensando di farmi una bella sorpresa. In effetti la sorpresa è stata grande e inaspettata".
Grande soddisfazione per lo scrittore casalese Stefano Ventura. Il suo ultimo romanzo, infatti, che prosegue la trilogia Inca edita con Curcio Editore e dal titolo “Il monile d’avorio – La donna faraone e la profezia del dodicesimo Inca”, è stato iscritto alla 61esima edizione del prestigioso Premio Campiello, uno dei più importanti e prestigiosi a livello nazionale se si parla di narrativa.
“E’ stato un piacevole scherzetto che la casa editrice, che ringrazio, mi ha comunicato qualche giorno fa. Scherzetto perché non mi ha fatto sapere niente se non a cose fatte, pensando di farmi una bella sorpresa. In effetti la sorpresa è stata grande e inaspettata. Non ho ovviamente ambizioni né di vittoria né di entrare nei finalisti, ma intanto sono lì ed è una bella soddisfazione”.
G.G.