Cronaca

Brescello, Voci di legalità con
la presenza di Dario Vassallo

Forte la testimonianza di Dario Vassallo fratello di Angelo Vassallo il cosiddetto sindaco pescatore di Pollica (Salerno) assassinato con 9 colpi di pistola il 5 settembre 2010

In foto Angelo Vassallo e Peppino Impastato, entrambi uccisi dalla mafia

Non c’erano tutte le Voci di legalità annunciate sul volantino per presentare l’iniziativa di sabato scorso a Brescello. Comunque chi ha partecipato all’interno della sede della Protezione Civile (confiscata ad una nota famiglia mafiosa del paese) ha dato l’ennesimo forte segnale di ribellione nei confronti di un fenomeno che si continuava a credere radicato al Sud e che invece si è scoperto esistere e prosperare anche nel ricco tessuto urbano del settentrione come recenti sentenze giudiziarie hanno stabilito. Arrivando ad insediarsi in un piccolo paese reggiano come Brescello sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2016 primo Comune in tutta la Regione Emilia Romagna a subire il pesante provvedimento del commissariamento. Forte la testimonianza di Dario Vassallo fratello di Angelo Vassallo il cosiddetto sindaco pescatore di Pollica (Salerno) assassinato con 9 colpi di pistola il 5 settembre 2010. Tra le molte esperienze raccontate Vassallo ha citato la frase di una cittadina della Valtourneanche che sosteneva non potesse esserci la mafia in quella ridente Valle del Cervino. Sino a scoprire poco dopo come la piccola Regione dell’alta Italia fosse unita alla Calabria malavitosa da un legame più forte di quello che si poteva immaginare. Vassallo ha raccontato anche delle iniziative a favore del turismo adottate dal fratello che invitava i concittadini a rispettare le regole civili togliendo spazio ad attività illecite emanando ordinanze curiose come quella di obbligare i residenti ad esporre i gerani ai balconi perché quello era un segnale di quiete e serenità. Un contributo video ha inviato Giovanni Impastato fratello di Peppino Impastato il giornalista che pur provenendo da una famiglia mafiosa aveva avuto il coraggio di denunciare le cosche rimanendo ad un certo punto anche lui vittima di un agguato mortale. Sono mancate invece le presenze annunciate sul volantino di Enza Rando senatrice del Pd, Nando Dalla Chiesa e Vasco Errani, ex presidente della Regione mentre Beppe Carletti, leader dei Nomadi ha inviato una registrazione a sostegno dell’iniziativa che si stava tenendo a Brescello. Il pomeriggio era iniziato con una documentazione della giornalista Margherita Grassi esperta in cronaca giudiziaria presentata dal moderatore Domenico Ammendola e le parole del vicesindaco di Brescello Stefano Storchi. Tra un intervento e l’altro vi sono stati intermezzi musicali suonati e cantati dal vivo. Una gradevole apericena offerta dall’Auser locale ha purtroppo condizionato la seconda parte della serata togliendo gran parte del pubblico all’ascolto che il programma nella parte finale avrebbe meritato.

Ros Pis

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