Ciclopedonale, i vandali indagati
e i volontari che non mollano
Uno dei pezzi di legno che compongono la staccionata è stato recuperato nel vicino fossato, ma una novità importante riguarda il fatto che - poiché il sospetto forte è che ad agire sia stata la “solita” baby gang - i Carabinieri avrebbero dato il via ad una vera e propria indagine serrata, in qualche caso con annessa perquisizione, a casa dei giovani sospettati.

Da un lato la buona notizia, quella dei volontari che continuano a piantumare, anche la domenica e nei festivi, la ciclopedonale delle mura, mettendosi al servizio della comunità per un’opera pubblica molto attesa e partita, oltre che dai finanziamenti dall’alto, anche dal basso, è il caso di dirlo. Dall’altro la pessima notizia di chi, ancora una volta come sfida all’autorità, pensa che distruggere sia una valvola di sfogo e infatti ha danneggiato la staccionata posizionata poche settimane fa proprio nella parte iniziale della ciclopedonale.
Un danno segnalato di prima mattina, di domenica, da alcuni cittadini a passeggio in quella zona e subito riparato dagli stessi volontari.
Ma un danno che ha fatto scattare anche l’indignazione da parte dei cittadini e la rabbia dello stesso primo cittadino di Bozzolo Giuseppe Torchio. “Questo è il premio notturno per i tanti volontari che si impegnano gratuitamente e con tanta passione. Ancora stamattina mentre volontari e vivaisti sono all’opera per donare ed abbellire, l’amarezza ed il rammarico di operare in queste condizioni. A volte sembra davvero di offrire perle ai porci”.
Uno dei pezzi di legno che compongono la staccionata è stato recuperato nel vicino fossato, ma una novità importante riguarda il fatto che – poiché il sospetto forte è che ad agire sia stata la “solita” baby gang – i Carabinieri avrebbero dato il via ad una vera e propria indagine serrata, in qualche caso con annessa perquisizione, a casa dei giovani sospettati. “E’ un modo – spiega Torchio – anche per avvisare le famiglie, che non possono sempre lavarsene le mani o pensare di essere inermi. Adesso sicuramente sanno che i loro figli hanno gli occhi delle forze dell’ordine addosso. Ci diano una mano, perché noi non demordiamo: e dove questi ragazzi distruggono, noi ricostruiremo”.
In merito ai lavori sulla staccionata, Torchio non ha escluso che si possa passare prossimamente a porre dei basamenti in cemento armato (a prova d’idiota, verrebbe da dire), ma restano due problemi: da un lato l’impatto ambientale che dev’essere mitigato il più possibile, trattandosi di una zona verde; dall’altro il fatto che, usando il cemento armato, vi sarebbe una indubbia perdita di valore a livello estetico.
G.G. – Ros Pis