Zibello, riaprono i Musei della
civiltà contadina e della guerra
I due musei, con ingresso libero, domenica 26 marzo saranno aperti al pubblico dalle 15 alle 18

Una realtà culturale di straordinaria importanza, scrigno di oggetti preziosi rimasti a testimoniare, in modo significativo, la laboriosità ed i saperi di coloro che, nel solco della storia e del tempo, ci hanno preceduti.
Dopo la lunga pausa invernale, domenica 26 marzo, al piano terra del cinquecentesco ex convento dei Padri Domenicani di Zibello (caratterizzato dal bellissimo chiostro dove purtroppo, nel disarmante silenzio di tutti, si stanno sgretolando e cancellando, forse per sempre, gli affreschi dedicati alla vita e ai miracoli di San Domenico) riaprono i musei della civiltà contadina e dei reperti bellici, entrambi dedicati alla memoria del dottor Giuseppe Riccardi, a lungo medico condotto del paese (fu medico personale anche dello scrittore Giovannino Guareschi) e custode prezioso delle memorie, dei saperi, delle tradizioni e degli antichi mestieri del territorio.
Il museo della civiltà contadina accoglie una miriade di oggetti in massima parte legati alla vita dei campi, raccolti tutti nella Bassa o prodotti, in genere, da quell’artigianato che con l’agricoltura aveva strettissimi rapporti. E’ suddiviso in sezioni (cui corrispondono altrettante sale), in ciascuna delle quali trovano sviluppo singoli temi: la cantina; la cucina; la “porta morta” (ambiente tipico delle case rurali che serviva da collegamento fra aia, stalla ed abitazione vera e propria dei contadini); il portico; il Po; le attività artigianali; l’agricoltura.
Tra i tanti oggetti e tesori in esposizione anche un vecchio manifesto riguardante il servizio di traghetto sul Po che univa Zibello e Pieve d’Olmi con tutte le tariffe di allora. Il manifesto, è datato primo aprile 1923, a giorni taglierà quindi il traguardo del secolo di vita, ma forse si tratta di un dettaglio che interesserà a pochi, purtroppo.
In questo avviso pubblico, l’allora sindaco di Zibello informa che “in seguito alla sistemazione della strada portuaria in territorio di Pieve d’Olmi, nonché alla costruzione di un natante della portata di 5 cavalli e 5 carretti a 2 ruote, da oggi è stato ripreso il servizio di Traghetto sul Po fra questo Comune e quello di Pieve d’Olmi, da tempo rimasto inoperoso per difficoltà di comoda viabilità. Chiunque voglia usufruire di tale passaggio – si legge ancora – troverà il servizio pronto e inappuntabile”.
Nell’avviso si annuncia quindi che il passaggio di pedoni e veicoli, dall’una all’altra sponda, si effettuerà ogni giorno con imbarchi da Zibello alle 5.30, 9.30, 14.30 e 17.30. Gli imbarchi da Pieve d’Olmi, invece, alle 7, 11, 14 e 19. Nel manifesto sono qui riportare tutta una serie di tariffe. Si va dai 60 centesimi per un pedone senza carico alle 20 lire per macchine trebbiatrici a vapore per frumento, melica ed altri prodotti agricoli; motori a scoppio per aratura e segatura camions e conduttore.
Di dimensioni più ridotte, ma di particolare importanza anche l’adiacente museo dei reperti bellici. Entrambi i musei meritano di essere visitati non solo per la dovizia del materiale che conservano, ma anche perché hanno la loro sede in un edificio di notevole valore storico e architettonico qual è il convento dei Domenicani, fondato da Giovan Francesco Pallavicino, marchese di Zibello, più di 500 anni fa. I due musei, con ingresso libero, domenica 26 marzo saranno aperti al pubblico dalle 15 alle 18.
Eremita del Po, Paolo Panni