Acquanegra e Oasi le Bine, la
natura e il territorio al centro
La giornata si è divisa in 3 parti ma il tema era unico: rispetto e cura del territorio
E’ stata una gran bella giornata quella dei comuni di Acquanegra e Calvatone e dell’Oasi WWF Le Bine quella di sabato. Una giornata in cui natura, territorio, ambiente e tradizioni sono stati gli indiscussi protagonisti.
La giornata si è divisa in 3 parti ma il tema era unico: rispetto e cura del territorio. Il mattino, dalle 9.30 l’iniziativa RipartyAmo del WWF Nazionale per contribuire a pulire spiagge, rive, ambienti naturali e fondali d’Italia. I volontari si sono trovati all’ingresso dell’Oasi Naturale Le Bine dotati di un kit per la pulizia fornito dal responsabile dell’Oasi Naturale Le Bine, Francesco Cecere.
“Visto il buon numero di partecipanti – racconta Fabrizio Rossi (Volontari Foce Chiese) – ben venti fra adulti e bambini, abbiamo potuto dividerci in due squadre di lavoro. Un gruppo lungo la strada provinciale che costeggia la riserva naturale, quindi in territorio cremonese e l’altra oltre il ponte sull’Oglio in territorio mantovano di Acquanegra, recentemente sede di lavori da parte di AIPO. In entrambe le situazioni sono state raccolte grosse quantità di rifiuti, di vecchia data rimossi dalla ruspa vicino all’alveo della Seriola, sfociante il Oglio e di altri più recenti, sapientemente forniti da sempre nuovi incivili“.
Il grosso dei partecipanti era composto dai Volontari Foce Chiese di Acquanegra, da alcuni componenti di Vivi Flumen di Canneto e da alcuni cittadini fra cui due nonni in compagnia di nipotini desiderosi di contribuire alla salvaguardia di questa zona di protezione di avifauna.
Secondo atto nel pomeriggio quando si è svolta una visita guidata alla riserva a cura di Francesco Ciccio Cecere, padrone di casa e del Biologo Rossano Bolpagni per vedere quali sono i primi sintomi di una siccità in un ambiente come quello del Parco Oglio Sud. Anche questa iniziativa è stata sufficientemente partecipata, segno che la gente comincia a farsi partecipe di un cambiamento nei piccoli gesti quotidiani che l’uomo dovrà adottare da qui in avanti per adattarsi pian piano agli evidenti cambiamenti climatici in corso.
Ultimo atto nel tardo pomeriggio di questa bella giornata presso il Teatro Comunale di Acquanegra sul Chiese dove è andata in scena la quinta e ultima serata di incontri pensati dall’Assessore Elisa Mosini dal titolo: Acquanegra… in viaggio alla scoperta del nostro paese, in cui si trattava l’argomento dal titolo: Uomini ed Acque ad Acquanegra sul Chiese, titolo omonimo di un libro redatto da Barbara Puttini e Mauro Ferrari nel 2005 a cura del Parco Oglio Sud.
L’autore stesso ha letto pezzi salienti del libro scritto sotto forma di interviste a persone che hanno intrecciato le loro vite con i fiumi Oglio e Chiese. Letture che hanno commosso il numeroso pubblico accorso per la spontaneità emersa dalle varie persone intervistate, conosciute dai presenti. Altrettanto toccante il racconto di Davide Usberti definitosi l’Ultimo barcaiolo di Acquanegra con i suoi aneddoti e racconti di pesca sul fiume, nel silenzio dell’alba o nella notti d’estate. Ricordi di una situazione radicalmente cambiata per la qualità dell’acqua e della scarsa vita che oggi la popola.
Ultimo intervento quello di Erminia Spotti, Vicepresidente dell’Associazione Volontari foce Chiese che ha relazionato su quanto fa ed ha fatto questo gruppo di volontari che compie 2 anni di vita. Raccolte di rifiuti, quella della mattina era la n° 24, fiaccolate, serate informative, Convegni sotto l’egida della Federazione del Chiese e lago d’Idro di cui è una delle 28 componenti.
La situazione è critica come è facile rilevare, anche dalla persistente siccità ma i motivi di speranza derivano da una necessaria accelerazione della tecnologia in favore del comparto agricolo, principale ma non unico fruitore del prezioso bene che è l’Acqua. Gli spunti di riflessione e di confronto sono tanti ed urgenti.
A conclusione della serata i presenti sono stati piacevolmente intrattenuti dall’enogastronomo Graziano Rubes portavoce de La strada dei Vini e Sapori Mantovani, che ha prima presentato e poi fatto degustare prodotti tipici locali quali focaccia, salame, grana, mostarda e Lambrusco vinificato rosè. Fiumi, terre e gente di ieri e di oggi hanno avuto il loro giorno di giusta visibilità e speranza per un futuro da costruire tutti insieme.
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