Cronaca

Casalmaggiore, amministrative
a turno unico: qualche ipotesi

Le nostre sono solamente ipotesi: vale sia per chi abbiamo nominato che per chi abbiamo escluso e magari potrebbe essere candidato nei prossimi mesi. Comunque entro l'autunno si dovrebbe riuscire a capire chiaramente quali saranno le forze in campo

Le prossime elezioni del giugno 2024 a Casalmaggiore saranno a turno unico. L’ISTAT ha sancito che la città è sotto ai 15mila abitanti e dunque si procederà con un unico voto (senza ballottaggio) e chi prenderà più voti sarà scelto a guidare la città. Una variazione non di poco conto che premierà sì le alleanze, ma quelle fatte prima della tornata elettorale.

LA STORIA – Che non sia un cambio di poco conto lo dice la stessa storia della città. Nel maggio del 2014 l’allora sindaco uscente Claudio Silla prese al primo turno (sostenuto dalle due liste Silla sindaco insieme Casalmaggiore e le sue frazioni, Silla sindaco 2020 Casalmaggiore la nostra casa) il 37,28%. Filippo Bongiovanni (sostenuto dalle due liste Casalmaggiore al Centro, Casalmaggiore è Viva) il 23,82%. Fu poi grazie al secondo turno che il Centro Destra riuscì a ribaltare l’esito del primo turno e governare la città. E’ pur vero che la storia non si scrive con i se e con i ma, comunque sia i numeri dicono che con il turno unico il Centro Sinistra si sarebbe riconfermato senza troppa fatica.

IL 2024 – Che ne sarà delle prossime elezioni? Il primo ad aver messo le carte in tavola (anche se non con una diretta candidatura) è Gabriel Fomiatti del Listone. Il consigliere comunale ha chiamato all’appello i giovani e spiegato che Casalmaggiore deve uscire dal suo isolamento. Il Centro Destra dovrà decidere da chi essere guidato. Filippo Bongiovanni è fuori dai giochi. Così come fuori dai giochi appare anche la ventilata candidatura di Francesco Meneghetti di cui molto si è parlato. Potrebbe essere Vanni Leoni ad essere chiamato a candidarsi alla guida della città ma le incognite restano tante. Potrebbe essere Fratelli d’Italia, forte del suo peso elettorale e dopo due tornate a trazione leghista, ad avanzare un proprio nome (l’avvocato Marco Micolo) o potrebbe essere una scelta di rottura (una donna? Giampaola Brozzi?) quella del CentroDestra cittadino. Se a destra i giochi sono aperti, anche a sinistra non è ancora chiaro chi sarà chiamato a candidarsi per guidare la città. Improbabile venga riproposto il nome di Fabrizio Vappina, dal cilindro potrebbe emergere il nome di Pierluigi Pasotto, l’uomo amministrativamente più preparato della coalizione. Una scelta a sinistra che però potrebbe trovare daccordo il PD che – al di là delle dichiarazioni sul programma – non ha al momento altri candidati locali da poter proporre con tanta sicurezza. Una scelta peraltro, quella di Pasotto, che potrebbe trovare il favore anche della vecchia guardia del movimento 5 Stelle che tante battaglie ha condiviso con l’esponente di Rive Gauche. Sul tavolo poi resterebbero anche i posizionamenti (e le eventuali candidature) dell’irriducibile Orlando Ferroni, di Luciano Toscani (che non ha mai negato il proprio amore per la politica ed il sindaco lo ha già fatto) e dell’ambientalista Annamaria Piccinelli. Mentre ancor più improbabile resta l’eventuale candidatura di Paolo Antonini.

Le nostre sono solamente ipotesi: vale sia per chi abbiamo nominato che per chi abbiamo escluso e magari potrebbe essere candidato nei prossimi mesi. Comunque entro l’autunno si dovrebbe riuscire a capire chiaramente quali saranno le forze in campo. Non resta che attendere per capire quali saranno gli sfidanti alla guida della città dal 2024 in poi.

Giovanni Gardani – Nazzareno Condina

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