Politica

Casalmaggiore sotto i 15mila:
stop ballottaggio (ma è caos Istat)

In base a una rilevazione campionaria, l’Istat ha poi calcolato la popolazione legale al 31 dicembre 2021 con un algoritmo matematico. Un metodo usato in tutta Italia, sia chiaro, ma che a Casalmaggiore rischia di fare la differenza nel quadro amministrazione per le prossime (due) elezioni. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Nel 2024 ci sarà una novità importante per le elezioni amministrative di Casalmaggiore. Una novità della quale tutte le forze politiche in campo dovranno tenere conto nel gioco delle alleanze: tornerà infatti, dopo due elezioni in cui era previsto il secondo turno e dunque il ballottaggio tra i due candidati più votati la primo turno, il sistema maggioritario.

Un turno unico di voto e chi prende una preferenza in più diventa sindaco, con conseguente maggioranza in consiglio comunale. Il motivo? I dati Istat, cristallizzati al 31 dicembre 2021, parlano di una popolazione casalese di 14.974 abitanti, dunque sotto la soglia dei 15mila, che è proprio la quota che fa scattare il ballottaggio. Per 26 unità, insomma, Casalmaggiore non avrà il secondo turno. E dato che la popolazione legale viene calcolata ogni dieci anni, è probabile che pure le elezioni del 2029 resteranno con questo sistema, ammesso che nel frattempo non cambino le norme a livello ministeriale. Per quanto è dato sapere oggi, la popolazione legale verrà aggiornata solo nel 2031.

Cosa cambia, oltre al sistema di voto? Non vi sarà più la figura del presidente del consiglio comunale, salvo diversa indicazione dello stato (nel 2009, col comune sotto i 15mila abitanti, era già stata introdotta questa figura: resta da capire se si farà ancora uno “strappo” alla regola). E gli assessori potranno essere anche consiglieri, dato che non vi sarà più incompatibilità di cariche, ergo avranno diritto di voto in consiglio.

Sin qui nulla di strano, anche se si tratta di una bella rivoluzione. Il punto però è che all’Anagrafe di Casalmaggiore, in rete sul sistema dell’Anagrafe Nazionale, risultano più di 15mila abitanti, per la precisione 15.230. Perché allora questa discrepanza, di 256 persone (minima ma decisiva, poiché ci troviamo sul limitare dei 15mila), rispetto alla popolazione legale, che è quella che fa fede? Perché nel 2021 non vi è stato un censimento casa per casa come nel 2011, bensì è stato somministrato a 1500 residenti un questionario (500 persone per tre anni, dal 2018 al 2021, saltando il 2020 a causa del Covid) con domande sul nucleo famigliare.

E in base a questa rilevazione campionaria, l’Istat ha poi calcolato la popolazione legale al 31 dicembre 2021 con un algoritmo matematico. Un metodo usato in tutta Italia, sia chiaro, ma che a Casalmaggiore rischia di fare la differenza nel quadro amministrazione per le prossime (due?) elezioni.

Giovanni Gardani-Nazzareno Condina

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