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Un caso da codice rosso ogni 3
giorni in pronto soccorso

Una denuncia da Codice Rosso ogni tre giorni tra il Pronto Soccorso di Cremona e quello di Oglio Po. E’ questo il dato, per certi versi choccante, emerso dal convegno “Tu sei mia”, organizzato dal Rotary Brescello Tre Ducati venerdì sera a Villa Cantoni Marca a Sabbioneta. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Una denuncia da Codice Rosso ogni tre giorni tra il Pronto Soccorso di Cremona e quello di Oglio Po. E’ questo il dato, per certi versi choccante, emerso dal convegno “Tu sei mia”, organizzato dal Rotary Brescello Tre Ducati venerdì sera a Villa Cantoni Marca a Sabbioneta. Un dato fornito dalla dottoressa Antonella Capelli, che dirige il Pronto Soccorso, chiamata a relazionare sul tema dal punto di vista sanitario.

Tanti gli interventi, dall’avvocato Sara Berni, alla psicologa Matilde Forghieri che studia il fenomeno dello stalking e anche della giustificazione che troppo spesso la donna trova al proprio partner. Poi la criminologa e psicologa Maria Rosaria Palmigiano ha spiegato cosa sia una relazione tossica e quali siano le prime avvisaglie da non sottovalutare, con la regola d’oro che è sempre fidarsi dell’istinto. Palmigiano ha affrontato concetti come lo spostamento del limite, quando la donna perdona le prime violenze e concede dunque all’uomo di rifarlo; come la violenza economica che sta prendendo piede, ossia il controllo dei soldi e la non indipendenza; come l’isolamento e il controllo ossessivo.

A seguire gli interventi del Colonnello Luigi Regni, già comandante dei Carabinieri a Casalmaggiore e Guastalla, che ha rimarcato come il Codice Rosso abbia sveltito le pratiche, portandole a tempo zero. Ma pure qui, per fare progressi, serve non sottovalutare nessuna avvisaglia e, di conseguenza, serve che le donne abbiano il coraggio di denunciare. “Quando arrivava un caso da Codice Rosso nella stazione di Guastalla, chiedevo sempre ai miei uomini di lasciare perdere il resto e di concentrarsi su quel caso, che aveva la precedenza su tutto. Intervenire in ritardo può essere fatale, tanto è vero che spesso le donne che denunciano vengono immediatamente portate in strutture protette”.

Infine l’Associazione Mia ha simulato un colloquio come quelli che avvengono quotidianamente al centro antiviolenza, mentre la V A del Polo Romani ha presentato una breve rappresentazione sul tema della violenza di genere, spiegando i progetti di prevenzione studiati a scuola.

G.G. (video Alessandro Osti)

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