Cronaca

MIA e Mine vaganti, Milleluci in
scena (senza patrocinio comunale)

La Presidente e le volontarie di MIA non nascondono un certo rammarico al no netto e senza motivazione al seguito, ricevuto dall’amministrazione comunale alla richiesta di patrocinio e sostegno economico all’evento

Tre simpatiche e atipiche fate madrine portatrici di un sogno patinato conducono lo spettatore in un viaggio fatto di parole, musica e immagini, risate e momenti di riflessione. Che per parlare di donne, si sa, bisogna parlare di tutto: di inizio e di fine, di attimi e di ere, di amore e di amaro, di domeniche e di lunedì mattina, per parlare di donne bisogna anche parlare di uomini e non per forza come contrari dispersi in una sorta di nulla, né di opposti che si attraggono, ma come totalità di un cerchio che esiste come tale solo se si chiude nel punto da cui tutto ha avuto inizio.

Questo è uno stralcio di ciò che riporta il foglio di sala della pièce “Milleluci” che verrà rappresentata sabato 11 marzo, al mattino per gli studenti del Romani e alla sera per tutti, nel teatro Comunale di Casalmaggiore; lo spettacolo è organizzato dal Centro Antiviolenza MIA ed è a cura della compagnia teatrale Le Mine Vaganti, associazione nata nel 2017 e formata da donne e amiche che fanno del teatro uno strumento di divulgazione di temi importanti, tra cui la lotta alla violenza sulle donne.

La compagnia ha il talento di portare sul palcoscenico contenuti di estrema importanza rappresentati in maniera fresca e brillante, senza però tralasciare spunti di riflessione. E così ci par di capire che tre fate madrine accompagneranno una bimba nel suo passaggio dall’infanzia all’adolescenza, fino all’età adulta: raccontando storie si tramandano non solo consigli e insegnamenti antichi ma anche la forza di cambiare, prendendo il buono dal passato con lo sguardo rivolto al futuro.

Lo spettacolo, ospitato per commemorare l’otto marzo, rientra nel programma di sensibilizzazione che l’associazione MIA svolge da anni, senza sosta, attraverso un fitto e costante lavoro volto alla prevenzione, all’informazione e alla cultura, arma importantissima per contrastare la violenza e la discriminazione di genere. Dal 2013 MIA, oltre ad accogliere ogni anno decine di donne vittime di violenza promuove e partecipa a seminari, convegni e progetti, rivolti sia alla rete interistituzionale antiviolenza che alle scuole di ogni ordine e grado.

La collaborazione tra MIA e Le Mine Vaganti non è nuova, dal momento che si muovono su temi ed obiettivi comuni: ricordiamo in proposito lo splendido spettacolo “Se mi ammazzi non vale”, andato in scena qualche anno fa. Data l’importanza del tema proposto attraverso un’opera teatrale che ha tutte le premesse per essere di qualità e dato l’impegno costante che l’associazione ogni giorno mette a disposizione, la Presidente e le volontarie di MIA non nascondono un certo rammarico al no netto e senza motivazione al seguito, ricevuto dall’amministrazione comunale alla richiesta di patrocinio e sostegno economico all’evento.

“Ci tengo a precisare – commenta la Presidente Annise Grandi – che non si tratta di una questione economica, ma di principio. Se una amministrazione non riconosce e non sostiene iniziative come questa, temo che non riesca a comprendere e di conseguenza a valorizzare l’importanza del lavoro culturale e di prevenzione che rappresenta la vera sfida se vogliamo contrastare efficacemente la violenza di genere. In questa battaglia, ognuno ha la sua parte di responsabilità e chi ha l’onore e l’onere di amministrare una comunità dovrebbe essere sempre in prima fila”.

Giovanna Anversa

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