Agricoltura

Siccità, Coldiretti: senz’acqua
è SOS cibo, serve piano invasi

A rischio non ci sono solo frutta e verdura, ma anche foraggi e mais per alimentare gli animali per la produzione di formaggi e salumi, senza parlare del riso le cui previsioni di semina prevedono a livello nazionale un taglio di 8 mila ettari

L’acqua è essenziale per mantenere in vita i sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare. Lo afferma la Coldiretti Lombardia in occasione del tavolo regionale per l’utilizzo della risorsa idrica, mentre nelle campagne cresce l’allerta per la siccità con le riserve idriche regionali inferiori di oltre il 50% alla media e con le previsioni di medio periodo che non segnalano per ora significative anomalie positive di precipitazioni.

Una conferma dei cambiamenti climatici in atto – spiega la Coldiretti Lombardia – che hanno modificato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità ora minaccia 1/3 del Made in Italy a tavola che nasce nella food valley della Pianura Padana, dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale.

A rischio non ci sono solo frutta e verdura, ma anche foraggi e mais per alimentare gli animali per la produzione di formaggi e salumi, senza parlare del riso le cui previsioni di semina prevedono a livello nazionale un taglio di 8 mila ettari, con la Lombardia che concentra sul suo territorio oltre il 40% delle risaie italiane.

“Di fronte al cambiamento climatico – afferma Paolo Carra, vice presidente di Coldiretti Lombardia – è necessario aumentare la nostra capacità di raccogliere l’acqua piovana, che oggi a livello nazionale si ferma ad appena l’11%, per metterla a disposizione nei momenti in cui vi è necessità. Come Coldiretti con Anbi abbiamo elaborato il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura. A livello regionale inoltre bisogna continuare a lavorare anche al recupero delle cave dismesse come bacino di accumulo di riserve idriche strategiche”.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...