Cronaca

Prima fare, poi pensare: Claudio
Bonaldo, dall'Arma alla solidarietà

Il mondo dell’Associazionismo è il mondo di Claudio. Lo era - con tempi diversi certo, legati al lavoro - quando era in servizio nell’Arma e lo è adesso. Ancor di più

Fare è meglio che pensare. E’ una massima di vita, che per Claudio Bonaldo è regola. Una vita, la sua, sula quale si potrebbe impostare la trama di un film. O meglio ancora di una serie di Netflix, tanto ci sarebbe da dire e da raccontare.

Claudio Bonaldo nasce a Mirano, in provincia di Venezia, nel 1962. A 19 anni entra nell’Arma dei Carabinieri, e qui, la storia di Claudio e del Casalasco si incrociano. Mestre, Gussola, Casalmaggiore, Sabbioneta, Viadana, sino a concludere la carriera, nel 2020, a Parma nel nucleo Radio Mobile.

Nel 2000 sceglie di andare in missione a Sarajevo. La guerra è terminata da 3 anni. Non i rancori, e neppure l’odio. “Sì – ci racconta – la guerra era finita da tre anni, noi eravamo lì in missione di Pace. Rispetto alle altre forze presenti, noi eravamo lì come blue man, con una nostra divisa. I bosniaci stravedevano per noi, con i serbi i rapporti erano a volte più difficili ma tanti ci riconoscevano proprio il fatto che eavamo lì per portare aiuto, e non per fare la guerra. Facevamo vigilanza e controllo, sentivamo le municipalità per raccogliere i bisogni e poi li riferivamo al comando. Poi, tornavamo sul terreno, per ogni necessità della popolazione. Un’esperienza unica, avrei voluto proseguire a Sarajevo, ma non era stato possibile”.

Fare è meglio che pensare. E’ facile vedere Claudio oggi in qualche festa o a supporto di qualche associazione. Non importa di quale associazione si tratti “Sono spesso in cucina alle feste di beneficenza di Quattrocase, Fossacaprara, Casalmaggiore con l’Avis”.

Una parentesi a parte merita Casa Giardino. Claudio c’è sempre quando serve qualcosa, quando c’è da dar supporto ai ragazzi o occuparsi delle mansioni della struttura. Per i figliuoli di suor Maria lui è una sorta di fratello grande. Tutti lo conoscono e tutti gli vogliono bene. Qualche anno fa, durante uno dei raduni del Bergamonti (che ogni anno almeno sino al Covid ha fatto tappa in Strada Salde) si era caricato sulla sua moto suor Maria per un piccolo giro, suscitando l’ilarità di tutti. Un gesto semplice, d’affetto e di riconoscenza per quella piccola suora dal cuore gigantesco che ha stregato tanti, e non solo lui.

Il mondo dell’Associazionismo è il mondo di Claudio. Lo era – con tempi diversi certo, legati al lavoro – quando era in servizio nell’Arma e lo è adesso. Ancor di più.

Da 20 anni è presidente dell’Associazione di volontariato Noiconvoi di Gussola, che si occupa di trasporti dedicati alle persone anziane e fragili, pasti a domicilio, prelievi ematici a domicilio per gli anziani. “C’è un bel gruppo di volontari che mi dà una mano, io sono una sorta di Jolly, copro quel che c’è da fare ed ogni martedì mi occupo del giro dei prelievi a domicilio”. Un modo anche questo per star vicino alla gente.
Alla presidenza di Noiconvoi unisce la vicepresidenza del Centro Natura Amica di Gussola. Gli asini, l’onoterapia in quel piccolo pezzo di paradiso e di cuore nel profondo della golena. Lui c’è quando c’è bisogno. E’ lì dal primo giorno della nascita della struttura. 11 splendidi compagni di viaggio, gli asini, che aiutano i rgazzi con problemi, o le scuole a sentirsi parte di un benessere che è quello del rapporto tra esseri speciali, a due o quattro zampe.

Dal momento della sua fondazione, fa parte del gruppo comunale di Protezione Civile Volturnia di Gussola e partecipa sia a corsi di specialità che alle attività ad essa dedicate: “Nel corso degli anni ci siamo occupati di tante situazioni del nostro comune, dalle piene alle ricerche persone. Siamo stati operativi, ed è una cosa di cui vado fiero, durante il lockdown. Abbiamo fatto parecchio per vigilanza alle restrizioni, consegna mascherine, ritiro ricette presso i medici di base e consegna alle farmacie, con consegna poi alle persone chiuse in casa, tutto con la nuova divisa gialla, sempre visibile e coordinati dal comune”.

Infine – ma solo per questioni di ordine di scrittura – le moto. Una passione che Claudio Bonaldo ha sin da ragazzino. E’ appassionato di moto storiche, tanto da essere il referente lombardo della Federazione Motociclistica per le moto d’epoca. “Ho cominciato dal vespone di mio papà. Da sempre ho la passione della moto, sia come restauratore hobbista che come conduttore, e sono appassionato delle moto d’epoca. Da un paio d’anni sono diventato referente del settore moto d’epoca della Federazione Motociclistica Italiana e mi occupo di visionare e istruire le pratiche per la certificazione di storicità delle moto che superano i 20 anni”.

Fare è meglio che pensare. Da poco tempo Claudio Bonaldo ha accettato l’ennesima sfida. Quella della presidenza del Motoclub Bergamonti. Dopo oltre 30 anni di presidenza di Pietralunga ha deciso di gettare il cuore oltre l’ostacolo e prendersi in carico una mansione complessa. Raduni, passeggiate, ma anche competizione e tantissime iniziative legate all’indimenticato campione nato proprio nel paese dove risiede dal 1984. “Perché ho accettato la sfida? Riprendo le parole dell’ex presidente, c’era bisogno di aria fresca”.

Si è messo, con gli ex ragazzi ed i soci del Motoclub subito all’opera. Ha gente determinata e sempre in movimento al suo fianco, come Sante (che lo segue come un’ombra) e Yuri. “Le dimissioni del presidente Giuseppe Pietralunga mi hanno portato alla decisione di dedicarmi in toto al moto club Bergamonti sia per sostituirlo nella carica che per evitarne il declino e la chiusura, mettendomi a disposizione per sostenerlo e ravvivarlo con nuove idee, nuove forze e nuove iniziative, volte a portare alto il nome del campione Gussolese”.

Già si è partiti per l’organizzazione di eventi dedicati ai motori ed al mondo ad essi legato, visite a musei motoristici per gli appassionati, e gite enogastronomiche da effettuarsi prevalentemente nel territorio della pianura padana da qualsiasi motociclista, con qualsiasi mezzo a due ruote, dal ciao all’harley, sempre con il marchio storico del moto club Bergamonti.

“Ricordo a tutti i motociclisti gli eventi già in programma: il 2 aprile gita ricordo presso il monumento dedicato al campione Bergamonti sul lungomare di Riccione; 16 aprile moto concentrazione Bergamonti day a Gussola, con una interessante mostra di moto special, giro turistico e una prelibata cucina aperta a tutti, oltre al giro all’interno della pista circuito di Cremona Angelo Bergamonti. In programma con data da definire presso il circuito di Monza, una rievocazione dei campioni scomparsi Pasolini-Shaarinen e Bergamonti e in programma con data da annunciare a breve, a Borgo Panigale presso la Ducati, campione del mondo 2022 un viaggio con i soci con tante sorprese. Altre iniziative verranno delineate e stabilite dal consiglio direttivo del Bergamonti. Aspettiamo tutti i motociclisti a Gussola per festeggiare e divertisti assieme”.

Fare è sempre meglio che pensare. E Claudio Bonaldo tiene fede alla regola. Da fare di cose ce ne sono ancora tante e – conoscendolo – non si tirerà indietro…

Nazzareno Condina

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