Solidarietà

AVIS, Premio Città Casalmaggiore.
Encomiabili nel Covid, ma non solo

"Un premio più che meritato da un'Associazione - ha detto il primo cittadino - che si è distinta in generosità e dedizione durante il Covid ma anche nelle numerose iniziative a fin di bene che li hanno visti protagonisti". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Va all’AVIS il premio 2022 Città di Casalmaggiore. Un premio più che meritato quello per l’Associazione dei Donatori del Sangue con sede in via Baslenga, protagonista di due anni davvero complessi ed affrontati con tantissima serenità, professionalità e coraggio.

La decisione è stata unanimemente presa – su proposta della giunta così come da regolamento – da tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione. A far pendere la bilancia a favore dell’associazione un grande peso lo ha avuto senza dubbio la gestione dell’HUB vaccinale che è servito non solo ai casalaschi, ma a tantissimi comuni dl territorio. L’organizzazione e la gestione dl tutto è stata in capo all’AVIS ed i volontari si sono davvero fatti in quattro per gestire al meglio, insieme ad ASST, una macchina complessa.

I prodromi dell’assegnazione del premio si erano già avuti durante l’Assemblea annuale dei Volontari del Sangue, quando lo stesso sindaco Filippo Bongiovanni aveva fatto intendere che quel premio, il riconoscimento più prestigioso della città che può essere assegnato ad un singolo o ad un’associazione, avrebbe potuto andare proprio a quei volontari che tanto si erano spesi, e non solo per il Covid, ma per tante delle iniziative del territorio, da semplici splle o da protagonisti.

Ieri in tarda mattinata in Comune, alla presenza del primo cittadino Filippo Bongiovanni, del presidente del Consiglio Comunale Francesco Ruberti, dei capigruppo Pierluigi Pasotto, Pamela Carena, Gianpietro Seghezzi, Gabriel Fomiatti (assente solo Annamaria Piccinelli per impegni di lavoro) e, tra il pubblico, dell’Assessore Sara Valentini è stata comunicata la notizia. Come spiegato dal sindaco, il prossimo consiglio Comunale (che si terrà il 2 marzo) metterà a votazione segreta la proposta del premio all’AVIS e la maggioranza (qualificata dei 4/5) ne sancirà anche formalmente l’iter.

La consegna ufficiale del premio avverrà poi in apertura del consiglio successivo, che si terrà comunque entro marzo “Un premio più che meritato da un’Associazione – ha detto il primo cittadino – che si è distinta in generosità e dedizione durante il Covid ma anche nelle numerose iniziative a fin di bene che li hanno visti protagonisti. Un lavoro encomiabile quello di tutti i volontari, sempre a fianco della cittadinanza“.

Pierluigi Pasotto – “Nulla da eccepire nel merito sulla proposta della giunta. I volontari AVIS, nel periodo Covid, hanno saputo generosamente gettare il cuore oltre l’ostacolo, con un impegno costante ed utile a tutti. E’ un premio all’AVIS ma è anche un premio a tutto il terzo settore che si distingue sempre a favore della città“.

Pamela Carena – “Abbiamo subito accolto e condiviso la proposta emersa dalla giunta. Un premio che va all’AVIS non solo per l’impegno per l’HUB vaccinale ma anche in senso più largo per tutto quello che l’AVIS fa e rappresenta e al mondo dell’associazionismo“.

Gabriel Fomiatti – “Fa piacere assegnare un premio come questo constatando l’unità di tutti i rappresentanti politici. All’Hub vaccinale di Casalmaggiore c’è stato un impegno costante e non ci sono mai stati grandi disagi, e questo è merito dell’AVIS. I volontari AVIS si sono dimostrati sempre attenti di fronte ad un mondo che cambia e sta cambiando. Casalmaggiore ha un tessuto importante legato al mondo del volontariato“.

Gianpietro Seghezzi – “L’HUB vaccinale di Casalmaggiore gestito dai volontari dell’AVIS ha coinvolto non solo il Casalasco, ma tanti cittadini anche oltre. E’ stato un punto di riferimento incredibile per tantissimi. Questo premio sia anche d’auspicio per tutto il mondo legato al terzo settore che, non neghiamocelo, si è trovato ad affrontare grandi difficoltà con il COVID. Nella speranza che tutte le associazioni possano superare proprio le difficoltà nate in quel periodo“.

Nazzareno Condina

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